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NEWS 225087di Giulietto Chiesa - 27 novembre 2014
Tutte le sinistre moderate e tutti i liberali europei sono contro Mosca. Ovvio che lo stato russo cerchi gl'interlocutori che si presentano.

Gentile Giulietto,
da un po' di tempo leggo inchieste in merito a presunti finanziamenti da parte di Putin (o comunque da parte di banche e finanziarie "vicine" a Putin) dei movimenti di estrema destra europei, tra cui pare Front National, Lega, addirittura Casa Pound.
Si parla poco anche delle infiltrazioni rossobrune tra gli insorti della Nova Russia.
Ha notizie in tal senso?
È tutto molto strano, Putin per primo nel suo primo mandato (mi sembra) ha reso illegale la propaganda nazista, la costituzione di partiti nazi/fascisti tanto che da anni non si vedono più i nazi skin per le strade di Mosca. Poi sì, ora c'è questo ritorno alle tradizioni, chiesa ortodossa, Russia per i russi, un crescente razzismo nei confronti dell'immigrazione caucasica, questo c'è. Frequentando Mosca sono tutte cose che si vedono e sentono, ma questo presunto salto di qualità di Putin nell'appoggio delle estreme destre europee, se vero, mi sembra una mossa decisamente pericolosa.
Ora che il governo di Kiev sia un governo filo nazista appoggiato da Nato e Europa è chiaro, come è chiaro che gli Stati Uniti vogliono eliminare la Russia dai grandi giochi energetici e di politca internazionale.
Tutto è chiaro e contemporaneamente poco chiaro. Vedo che i "compagni" continuano a vedere la resistenza della Nova Russia come una guerra antifascista e per il ritorno al socialismo (una visione assolutamente antistorica, Putin e il socialismo sono agli antipodi) e per giunta ignorano totalmente le infiltrazioni rossobrune. Vedo che i media occidentali continuano a riproporre e ripetere a pappagallo le veline statunitensi, ignorando totalmente l'appoggio USA/UE ai nazisti di Kiev.
Si aggiunge la risoluzione russa all'ONU di condanna verso il nazismo... mi sembra un panorama estremamente nebbioso.
Mi pare che tutti gli schieramenti stiano utilizzando le estreme destre a fini "strategici", ma, qui si sta giocando con il fuoco e il fuoco in questo momento è l'estrema destra che sta pericolosamente crescendo, prefigurando un futuro buio e oscuro per il vecchio continente.
Non mi dilungo oltre, mi farebbe piacere avere un suo parere.
I più cordiali saluti.

Cristian Adamo


Caro Cristian,

al solito rispondo a lei per rispondere a molti, che chiedono chiarimenti (e li capisco).
Cominciamo con i presunti finanziamenti di Putin al Front National e a Casa Pound, Ho cercato i documenti, ma non ho trovato niente di niente. Ma, soprattutto, sospettavo in anticipo di una classica operazione di disinformazione, pilotata ovviamente dai servizi segreti di qualche paese al servizio di Washington. Perché? Perché penso, e so, che Vladimir Putin non è né uno sciocco, né un ingenuo. Se fosse così facile prenderlo in castagna sarebbe già morto da tempo. Dire che una banca russa è "vicina a Putin" è come dire che Papa Francesco abita in Vaticano. Uno risponde: bella scoperta! E allora? Ma dire che una banca russa finanzia un partito politico europeo è ancora meno semplice. Perché presuppone che il Cremlino tutto intero sia composto di deficienti. Bisogna tirare fuori i documenti e mostrarli bene chiari. E questi, chissà perché, sono latitanti come quelli dell'abbattimento del Boeing malaysiano da parte di Putin, o dei suoi "agenti" nel Donbass.
Lasciamo perdere Casa Pound. Questa è la notizia classica che serve per fare imbestialire i movimenti di sinistra italiani, che vedono Casa Pound come il babau. Notizia falsa prima di tutto perché palesemente ad uso e consumo degli italiani fessi, siano essi di destra o di sinistra.
Per quanto concerne il razzismo dei russi, mi pare che quel tipo di razzismo lo abbiamo anche in Italia. E accusare Putin di questo sarebbe come accusare Renzi di quello italiano. I nazisti russi ci sono, certamente. Più o meno quanti sono i nazisti italiani. Non vedo la differenza, se non che ho l'impressione che in Russia ce ne siano percentualmente di meno. È vero, verissimo, che Putin non disdegna affatto il rapporto con le destre europee che stanno sorgendo. In una situazione come quella in cui è costretto, non vedo perché non dovrebbe farlo. Tutte le sinistre moderate e tutti i liberali europei sono contro la Russia. Ovvio che lo stato russo cerchi gl'interlocutori che si presentano. Dunque, prima di criticare Putin si chieda alle sinistre europee perché sono emigrate quasi tutte in America.
Quanto alle "infiltrazioni fasciste" tra gl'insorti del Donbass si può dire molto e niente. Dovunque ci sono state guerre di questo genere si sono sempre verificati inquinamenti di questo genere. Il mondo attuale è pieno di disperati e di disgraziati che cercano avventure. In questo caso, per motivi che riguardano loro, per esempio Forza Nuova ha rotto i rapporti con i fascisti-nazisti-nazionalisti ucraini (che aveva in abbondanza prima del golpe di febbraio) perché è molto più antiamericana di quanto non sia amica dei nazisti. E poiché questi sono marionette nelle mani di Washington, ha preferito il conservatorismo (quello che considera tale) della Russia attuale. Non so se abbia mandato volontari, ma penso che di personaggi del genere ce ne sia andato più d'uno. E dubito che nel Donbass, che ha bisogno di combattenti, siano andati troppo per il sottile nell'arruolarli. Dubito anche che dispongano degli strumenti politici e culturali per distinguere. Per loro l'Europa, che aiuta i nazisti di Kiev, è il nemico, dunque tutti quelli che sono contro questa Europa sono, per loro i benvenuti. Chi si scandalizza, in Italia, è un sepolcro imbiancato.
Ci sono cose ben più gravi su cui i sepolcri imbiancati italiani non si scandalizzano affatto. Per esempio il pogrom di Odessa del 2 maggio 2014.
Semmai occorre dire che certi sciocchi gruppuscoli italiani stanno dipingendo la ribellione del Donbass come un movimento militare antifascista tout court. Qualcuno addirittura, fantasticando, lo dipinge come un movimento dai contorni marxisti-leninisti e rivoluzionari. Tutte sciocchezze senza senso e senza verifica, dare credito alle quali porta soltanto ad aumentare la confusione. La Novorossia non è una rivoluzione sociale: è un evento complesso, con molte striature, ma più importante, essenziale, è rappresentata dalla difesa dell'etnia e della lingua russe di fronte a una svolta nazista antirussa che è nata da un intreccio tra intolleranza russofobica interna al paese, e il suo uso politico e militare da parte degli Stati Uniti e di un gruppo di paesi europei che agiscono come diretti agenti degl'interessi strategici americani di preparazione allo sconto con la Russia.
Infine: sono anch'io preoccupato per i focolai nazisti e fascisti che si accendono in Europa, ma penso che quello ucraino (che è al momento l'unico che ha caratteristiche di massa) sia il più pericoloso di tutti. Se questa Ucraina dovesse entrare in Europa, credo che l'infezione sarebbe gigantesca. Avremmo migliaia di fanatici e assassini, pagati dai servizi segreti americani, che invadono l'Europa e cominciano la caccia all'uomo, così come stanno facendo in Ucraina. Sarebbe un cambio qualitativo e quantitativo.
Queste, in estrema sintesi , sono le mie opinioni sui temi che mi ha proposto.

Cordiali saluti,
Giulietto Chiesa

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Un intervento sulla stessa lunghezza d'onda, risalente al 18 giugno 2014:
Videoeditoriale di Pino Cabras su Pandora TV



Tratto da: megachip.globalist.it

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