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Grazie ad un’idea del “Comitato genitori” dell’Istituto Comprensivo “I. Calvino” di Milano la lotta alla mafia diventa un diario. L’istituto, in collaborazione con il Gruppo Spaggiari Parma, ha realizzato un diario scolastico 2022-2023 per i suoi alunni al cui interno sono raccolte le storie e le testimonianze dei tanti uomini e donne che hanno lottato, e ancora oggi continuano a lottare, contro la criminalità organizzata. Sacerdoti, giornalisti, magistrati. Volti dell’antimafia come Nicola Gratteri, “magistrato impegnato nella ‘guerra’ contro 'Ndrangheta, è sotto scorta - si legge nel diario -. Da 20 anni non entra in un cinema, non vede una partita di calcio allo stadio o fa un bagno in mare”. Ma anche semplici cittadini come Rita Atria, “una donna contro la mafia” recita il diario. "L'unica speranza è non arrendersi mai - continua -. lo sapeva bene Rita Atria che, a soli 17 anni, era diventata la più giovane testimone di giustizia con L'aiuto di Paolo Borsellino”. A darci la notizia è stata Francesca Mugoni, giovane docente dell’Istituto Comprensivo “I. Calvino” che ci spiega come il dirigente scolastico, Dorotea Maria Russo, abbia fortemente voluto dare vita a questo progetto educativo per seminare piccoli germogli di legalità fra i banchi di scuola. Un progetto umile nato da una realtà scolastica pubblica, popolare e alla portata di tutti, e non da una scuola privata, attratta dai riflettori.
Questo “diario Smarty” - chiamato così perché utilizza oltre ad essere interattivo utilizza anche l’“EasyReading Font”, ovvero caratteri ad alta leggibilità per i bambini - nasce in occasione del trentennale dalle stragi del ’92-’93. E per questa ricorrenza l’Istituto “ha deciso di parlare proprio della mafia - si legge nella prima pagine del diario -: potrai scoprire così i nomi e le storie positive di forza e coraggio di tutti quelli che hanno combattuto questo ‘mostro’ in nome della legalità. Ti aspettano anche tante curiosità, quiz e giochi per diventare un cittadino consapevole che non si ferma di fronte alla paura e alla violenza. Allaccia la cintura: tra le pagine del tuo diario farai un vero e proprio viaggio e scoprirai che la mafia è ovunque nel mondo, cambia solo nome, ma rimane un'organizzazione criminale da combattere ogni giorno. Quale miglior occasione se non iniziare proprio tra i banchi di scuola?”.
Non tutto è perduto, dunque. Queste iniziative mantengono viva la speranza nel vedere esaudite le parole di Giovanni Falcone quando disse che “la mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”. D’altronde sono le giovani generazioni quelle capaci di apportare un cambiamento, di attuare una rivoluzione culturale e morale in grado di estirpare per sempre il germe mafioso che ancora vive dentro e fuori le istituzioni. Diceva bene Paolo Borsellino, “se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Questo diario è un primo stimolo per negare quel consenso e per togliere una potenziale manovalanza dalle grinfie mafiose.

Rielaborazione grafica by Paolo Bassani

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