di Giorgio Bongiovanni
"Ingiustificata l'esistenza del diritto di veto"
La scorsa settimana Carla Del Ponte, già procuratrice capo del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia, ha tenuto un incontro in Svizzera, al Palazzo dei Congressi di Lugano, nell’ambito della Settima edizione del Film Festival dei diritti umani. Un intervento, il suo, di denuncia affinché l'Onu cambi la propria struttura e non ometta di divulgare quei nomi degli Stati che finanziano le guerre. In questa breve intervista esclusiva, rilasciata ai rappresentanti del movimento internazionale culturale Our Voice, spiega quelli che sono i punti deboli dell'Organizzazione delle Nazioni Unite: "L'Onu è nato dopo la seconda guerra mondiale. Negli anni successivi ha funzionato egregiamente. Col tempo, sono passati più di cinquanta anni, questa istituzione non è più come dovrebbe essere, va riorganizzata. Il diritto di veto non ha più giustificazione di esistenza. Il consiglio di sicurezza dovrebbe avere altri stati. I membri permanenti non hanno più ragione di essere. Perché cinque stati valgono più degli altri?".
Ed infine conclude auspicando la realizzazione di un rinnovamento: "Secondo me abbiamo raggiunto il livello più basso che avremmo potuto immaginare. Tra un pò ci si chiederà: ma i diritti umani di cosa si tratta? Perché non solo non si rispettano, ma nemmeno se ne parla più all'Onu. Io aspetto il ritorno dell'onda. Perché ci sono ancora le menti che possono fare qualcosa di buono".