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di Giorgio Bongiovanni

Oggi, nell'anniversario dell'assassinio, un Forum per ricordarlo

Un amico, un maestro di giornalismo, un compagno di battaglie. Ecco chi era per me Pablo Medina. Ho ben nitido il suo sguardo, il suo sorriso, il suo occhio da investigatore d'altri tempi, con la macchina fotografica sempre appresso per immortalare fatti e misfatti.
Nei suoi articoli sapeva sempre cogliere il dettaglio e non mancava mai di scrivere quello che era il suo pensiero contro i mafiosi, i narcotrafficanti ed i potenti di turno che con essi intrattenevano rapporti. Il 16 ottobre del 2014 è stato ucciso insieme alla sua giovane assistente Antonia Almada lungo una strada rurale di Villa Ygatimí, nel dipartimento di Canindeyú al confine con il Brasile. Oggi onoriamo quel sacrificio. Lo facciamo riproponendo il documentario sulla sua storia, ma anche tornando a gridare verità e giustizia.
A commissionare l’assassinio del giornalista, ucciso sotto i colpi di una calibro 9 mm, è stato Vilmar “Neneco” Acosta, politico del ‘partito Colorado’, ripetutamente denunciato dal giornalista Pablo Medina, corrispondente di ABC Color, come uomo vicino al narcotraffico della zona e coinvolto in altri delitti. Acosta è stato condannato a 30 anni più 9 di carcere che sta trascorrendo presso il Penitenziario Nazionale di Tacumbú.
Deve ancora svolgersi il processo contro uno dei sicari, Flavio Acosta, detenuto in Brasile (fu chiesta l'estradizione ma lo Stato l'ha negata in quanto cittadino brasiliano, ndr) per cui si aspetta comunque un processo per la morte di Pablo come è auspicabile che sia processato Wilson Acosta, l'altro killer, anch'egli arrestato in Brasile lo scorso maggio.
Ad oggi resta aperta un’indagine per ricercare i mandanti esterni dell’assassinio di Pablo perché, ne siamo certi, a commissionare l’omicidio di uno dei più famosi ed apprezzati giornalisti del Paraguay, non può essere stata solo la mafia.
Parleremo anche di questo nel primo Forum Internazionale "Pablo Medina" sul tema della Narcopolitica. Dal Paraguay all'Argentina, passando per l'Uruguay, il Messico, la Bolivia e la Colombia l'affare della droga non è proprio solo delle organizzazioni criminali. Pablo lo denunciava con forza. Ed oggi sarà approfondito il tema con la partecipazione di importanti relatori, in video collegamento con una diretta che inizierà dalle 16 italiane.
Partecipare è un dovere.

In foto: il direttore Bongiovanni insieme a Pablo Medina





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