Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

orlando bongiovanni c acfbVideo all'interno!
Intervista di Giorgio Bongiovanni



Lo schierarsi in difesa di un magistrato, Nino Di Matteo, condannato a morte dal Capo dei capi in persona, Salvatore Riina. I motivi che hanno portato il Comune di Palermo a costituirsi parte civile al processo sulla trattativa Stato-mafia. L'importanza di essere presenti, accanto a tanti italiani onesti, alla manifestazione “Rompiamo il silenzio” che si terrà a Roma il prossimo 14 novembre, proprio per squarciare quel velo di indifferenza istituzionale nei confronti del magistrato palermitano, nonostante l'ennesima conferma di un pentito, Francesco Chiarello, della presenza a Palermo dei centocinquanta chili di tritolo per uccidere il giudice. Sono questi i contenuti dell'intervista esclusiva al sindaco Leoluca Orlando che abbiamo raggiunto, anche grazie alla collaborazione di Linda Grasso delle Agende Rosse, con le nostre telecamere, a Palazzo delle Aquile.

“Rompiamo il silenzio - dice il primo cittadino - per assolvere un dovere che è sicuramente istituzionale ma che è anche umano e civile. Difendiamo la dignità dello Stato difendendo un magistrato che è impegnato a difendere la credibilità dello Stato”. E poi ancora: “In questo momento proprio il processo sulla trattativa Stato-mafia serve a rompere il messaggio ammiccante tra uomini delle istituzioni e boss mafiosi”.

Foto © ACFB

ARTICOLI CORRELATI

Tritolo per Di Matteo, silenzio di morte

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos