di Giorgio Bongiovanni - 28 agosto 2009
E’ una cruda, amara e vergognosa realtà quella descritta e documentata dai coraggiosi e valorosi giornalisti de L'espresso Gianluca Di Feo e Stefania Maurizi, nell’articolo che pubblichiamo a seguire, circa il ruolo dell’Italia nel traffico di armi.
L’ennesima conferma che il nostro Paese è tra i primi responsabili di uno dei peggiori commerci che ammala e affama il mondo. Purtroppo seppur vi siano molti cittadini onesti e alcuni anche giusti, chi detiene le redini del potere in Italia non perde occasioni per trarre profitto da questo orrido mercato che miete vittime nei paesi più disperati spingendo molti a fuggire per poi vedersi respinti e morire di indifferenza al largo delle nostre belle coste come sacchi dell’immondizia.
Tutto il mondo è coinvolto in questo lucroso business della morte, le armi hanno invaso ogni angolo del pianeta e tengono sotto ricatto la stessa sopravvivenza del genere umano. Bastano le gesta di un solo folle al potere, e ce ne sono molti, a trascinare l’umanità sul baratro della autodistruzione.
Chi come me ha Fede in Cristo e chi invece si riconosce nei valori universali sa che questo è il tempo di resistere e lottare. Prima o poi la Giustizia farà il suo corso.