Fiumicino, 17 dicembre 1973
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Una strage impunita, una strage dimenticata. Trentadue vittime cadute nell’oblio per quarant’anni, ricordate e piante solo dai loro familiari e amici.
Questo libro ricostruisce, sulla base di documenti inediti, la cronaca di quel tragico lunedì mattina del 17 dicembre 1973, quando un commando di cinque palestinesi compì la strage più grave mai avvenuta in Europa dalla fne della seconda guerra mondiale: trentadue persone morirono carbonizzate su un aereo della Pan American parcheggiato in attesa del decollo, dopo che i terroristi avevano lanciato al suo interno alcune bombe incendiarie. Quello che avvenne dopo, e che il libro racconta, fu il dirottamento di un aereo della Lufthansa, fno alla resa dei terroristi in Kuwait.
Per la prima volta vengono ricostruiti i giorni e le settimane successivi, quando ormai i rifettori di giornali e televisioni si erano spenti defnitivamente.
Gli autori seguono la sorte dei responsabili di quell’eccidio, la loro temporanea carcerazione al Cairo e infne la loro triste liberazione al termine di un dirottamento conclusosi a Tunisi, dopo nemmeno un anno dalla strage.
Affrontano poi le reazioni politiche, nell’eterno confitto tra ragion di Stato ed etica democratica, e quelle della “libera” stampa, evidenziando come all’epoca l’informazione non riuscisse a essere svincolata dalle ideologie, tradendo così lo spirito della sana e onesta ricerca della verità.