La Banca d'Italia la grande frode del debito pubblico i segreti del signoraggio
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Euroschiavi, uscito per la prima volta nel 2005 e giunto alla sua terza edizione, è un'opera che ha aperto le porte a quello che si potrebbe definire un vero e proprio filone di denuncia delle storture del sistema finanziario globale. Abbiamo fatto uno dei due autori, l'avvocato Marco Della Luna, alcune domande sulle tematiche trattate da Euroschiavi e sull'attuale situazione economica e politica.
Marco Della Luna, le attuali componenti dell’ordinamento comunitario prevedono un regime che garantisce ai membri della Banca Centrale Europea immunità giudiziaria, segretezza decisionale e una quasi totale autonomia operativa. È in questo momento in dirittura d’arrivo il faticoso e controverso percorso di approvazione del Trattato di Lisbona, sostitutivo della Costituzione Europea (il cui iter approvativo è invece fallito), che a detta di molti dovrebbe aumentare la democraticità degli organi dell’Unione e la trasparenza del loro operato. È d’accordo con questa lettura o pensa che si tratti solo di uno specchietto per le allodole o addirittura di una riforma peggiorativa in tal senso?
Propendo per la seconda interpretazione: basti pensare che anche il Trattato di Lisbona, come quello di Maastricht, non viene sottoposto al voto popolare, ma viene calato dall’alto. In effetti, in tutto il mondo, è in corso una grande riorganizzazione istituzionale dell’architettura dei poteri; e tutta questa riorganizzazione istituzionale va nel senso di limitare la democrazia e la possibilità di controllo giudiziario trasparente. I poteri pubblici, come la sovranità monetaria, anche mediante i trattati europei, vengono sistematicamente trasferiti ad organismi politicamente e giudiziariamente irresponsabili, opachi, autoreferenziali, come il Fondo Monetario Internazionale, il WTO, la Banca Centrale Europea, etc. Il Parlamento europeo, ancor più che quello italiano, è un simulacro di rappresentanza popolare. Il vero potere, sia esecutivo che legislativo, sta nella Commissione e nel Consiglio dei Ministri, che non sono organi elettivi. Si pensi anche al GATT e al GATS, approvati nel 1996, anche dall’Italia, con appositi trattati, senza alcun coinvolgimento o informazione dei popoli, che hanno stravolto la vita economica. Il GATT, General Agreement on Trading Tarifs, perfezionato nel 1984-1996, ha aperto le economie occidentali alla competizione dei paesi come la Cina e il Pakistan, avviando il processo di deindustrializzazione, all’eliminazione dei piccoli produttori locali…
In Italia sono passati quasi quattro anni dalla coraggiosa denuncia portata dalla prima edizione di Euroschiavi (ora giunto alla sua terza edizione). Considerando anche gli avvicendamenti alla guida del paese, le prese di posizione apparentemente incoraggianti di alcuni esponenti del Governo (come Tremonti) contro gli abusi della casta bancaria, l’evoluzione del quadro macroeconomico nazionale e internazionale, se dovesse tracciare un bilancio della situazione attuale, rispetto a quattro anni fa, esso risulterebbe negativo o positivo?
poteri pubblici, come la sovranità monetaria, anche mediante i trattati europei, vengono sistematicamente trasferiti ad organismi politicamente e giudiziariamente irresponsabili, opachi, autoreferenziali
Positivo per alcuni, negativo per altri. Sicuramente è divenuto assai più instabile, soprattutto a causa dell’enorme inflazione del dollaro USA, che rende questa valuta sempre meno accettata come moneta di riserva e di scambio internazionale e che in un modo o nell’altro dovrà scaricarsi. Inoltre si tenga presente che il sistema finanziario mondiale è una bolla finanziaria stimata in oltre 750.000 trilioni di dollari – carta straccia, che non poggia su alcun valore. Monetariamente e finanziariamente il mondo è come un’enorme piramide capovolta, che poggia sulla sua punta. Non può durare, anche se il potere dei banchieri sulla politica si è accresciuto sensibilmente, soprattutto attraverso la serrata creditizia che il sistema bancario ha imposto al mondo per dettare le sue condizioni – ossia, che i governi pagassero i danni delle frodi finanziarie coi soldi dei contribuenti.
Anche in Italia si sta finalmente muovendo qualcosa nel campo degli esperimenti economici e monetari alternativi. Un esempio interessante è quello dello SCEC, che al tempo stesso permette di sganciarsi dal fardello del debito che inevitabilmente si accompagna alla moneta dello Stato e di creare un circolo virtuoso del denaro che valorizzi le economie locali. Cosa pensa di questa e di altre analoghe esperienze?
Sono esperienze che danno subito un concreto, sia pur modico, beneficio in termini di potere d’acquisto, aiutando famiglie e piccole imprese, soprattutto locali e di qualità. Ma soprattutto fanno capire alla gente, tangibilmente, che è la gente stessa a dare valore al denaro col suo lavoro e che quindi è illogico che si paghi il denaro alle banche. La società può crearsi il denaro a costo zero, senza indebitarsi, innanzitutto per gli investimenti, anziché prenderlo a prestito a interesse. Questa è la via d’uscita dall’attuale recessione: rifinanziare gli investimenti pubblici mediante moneta nazionale creata direttamente dallo Stato sul modello della moneta complementare popolare o delle monete metalliche o dei dollari di Lincoln e di J.F. Kennedy. Anche perché il sistema bancario crea solo il denaro del prestito capitale, non anche quello per pagare l’interesse, quindi quando si inizia sulla via del denaro bancario, del denaro-debito, ci si indebita sempre di più e si deve cedere una quota sempre crescente del proprio reddito al sistema bancario. In cambio, fondamentalmente, di niente.
Svegliare le persone è l’opera fondamentale. Numerosi lettori mi scrivono ringraziandomi di averli svegliati, di aver aperto loro gli occhi
Il coautore di Euroschiavi, Antonio Miclavez, scrive nell’introduzione del libro: “Capii che era ora di buttare via il televisore e dedicarmi alla lettura di fonti conoscenza più interessanti e soprattutto meno mendaci”. Lei stesso ha da poco pubblicato NeuroSchiavi, un libro che affronta a 360 gradi la tematica della manipolazione di massa. Insomma, oltre alla parte tecnico-nozionistica mi sembra che grande attenzione venga rivolta anche all’opera che potremmo chiamare “di risveglio delle coscienze”, a cui Lei si è ampiamente dedicato. Lo considera sempre un settore prioritario, non solo in riferimento alla sfera economica ma anche a quella politica, culturale, tecnologica e così via?
Certamente. Svegliare le persone è l’opera fondamentale. Una persona svegliata è un bene in sé. Numerosi lettori mi scrivono ringraziandomi di averli svegliati, di aver aperto loro gli occhi. La cosa mi gratifica molto, perché in fondo la società è fatta di singole persone. Il grosso della popolazione, la massa, non ha mai aperto gli occhi, nella storia, e mai li aprirà. Il progresso, l’evoluzione, si compie solo in alcune, poche, persone. La grande maggioranza, al contrario, rimane sempre più indietro, rispetto all’evolversi della conoscenza e delle tecniche – soprattutto delle tecniche per la manipolazione mentale, che, assieme al prof. Paolo Cioni, analizzo nel libro Neuroschiavi.
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