Il racconto e le rivelazioni inedite di chi ha fatto riaprire l'inchiesta sull'omicido del poeta
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Spiaggia dell’idroscalo di Ostia, ore 6:30. Una donna trova un corpo riverso sulla sabbia: è di un uomo martoriato, con il volto sfigurato dai copertoni di un’automobile che gli è passata sopra. Comincia così il mistero della morte di Pier Paolo Pasolini, una storia con ancora troppe zone d’ombra. Come ha fatto Pino Pelosi, reo confesso, a pestare a morte un uomo grande due volte lui? Come ha potuto tramortirlo colpendolo con un’asse di legno tanto marcia da sgretolarsi fra le mani? Perché le testimonianze di coloro che hanno visto il poeta in vita per l’ultima volta sono così discordi fra loro? Mille domande alle quali tre professionisti, un giornalista, un avvocato e una criminologa, cercano di dare risposta, indagando e verificando. Mille indizi sveleranno una pista inedita, che li porterà nella Catania tanto amata dal poeta e che rafforzeranno l’ipotesi secondo la quale, per capire l’omicidio, bisognerà guardare anche verso la Sicilia, ai soggiorni di Pasolini nella città etnea e al ruolo che personaggi dello squadrismo potrebbero aver avuto nell’agguato all’idroscalo.