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Come sarebbe l'Italia se negli ultimi dieci anni non avessimo avuto le informazioni provenienti dalle intercettazioni telefoniche? E come sarà quando una legge farà tacere per sempre i microfoni che, soli, sono ingrado di rivelare le trame distillate nei retrobottega del potere? Loracconta questo libro, che allinea una scelta delle intercettazioni chepresto non potremo più leggere, a causa di una legge che mette ilbavaglio all'informazione. Così Antonio Fazio sarebbe probabilmente ancora governatore della Banca d'Italia, Luciano Moggi sarebbe ancorail centro del sistema "rubascudetti", Nicolò Pollari sarebbe direttore del Sismi e Pio Pompa il suo spacciatore di dossier, Stefano Ricucci un importante azionista del Corriere, Gianpiero Fiorani avrebbe espugnatoa debito la Banca Antonveneta e Gianni Consorte la Bnl (e chissà checrac, in questi anni di crisi finanziaria internazionale). Wanna Marchi avrebbe continuato a lungo a vendere i suoi filtri miracolosi. E nessuno avrebbe saputo nulla neppure dell'incredibile storia della clinica Santa Rita di Milano, dove gli interventi chirurgici erano decisi in nome del guadagno. (Prefazione di Roberto Scarpinato,procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo)