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Chi manovra l’eversione nera?
Piazza Fontana, piazza della Loggia,
stazione di Bologna, Gladio, P2:
i misteri d’Italia ritornano a inquinare
la nostra democrazia. Perché la verità,
anche a distanza di quarant’anni, resta
indicibile. I magistrati che l’hanno cercata
la conoscono. E ora la raccontano.
Ci avete sconfitti, ma oggi sappiamo chi siete.”
Libero Mancuso
C’è una lunga stagione della storia italiana in cui forze sotterranee eocculte si sono di volta in volta incrociate, sommate o scontrate conle forze visibili della politica, della economia, della società in unaguerra segreta tra l’Occidente e il blocco comunista. Una guerra abassa intensità, non ortodossa, non convenzionale, che però haprovocato tantissime vittime e ha inquinato per sempre la vita dellanostra Repubblica. Oggi questa guerra è finita, ma la verità restaindicibile. E i processi – piazza Fontana, piazza della Loggia,Italicus, Gladio, P2 – si chiudono e si riaprono, senza quasi mai poteraccertare in via definitiva i colpevoli. Due generazioni di magistratisi sono spesi a cercare questa verità. E sono sempre statimisteriosamente fermati poco prima di svelarla. Eppure, le lorosentenze hanno dimostrato che, senza l’ombra dei servizi e le copertureinternazionali, non una delle stragi italiane sarebbe stata commessa e,se commessa, non sarebbe potuta rimanere impunita. E che sologuardandole tutte insieme se ne può capire il senso. Perché il GrandeVecchio altro non è che un network di poteri criminali che hafortemente limitato la sovranità della nostra democrazia e che hanutrito, al di là degli obiettivi iniziali, quella cultura dellaillegalità che, ancora oggi, detta legge in Italia.