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Categoria: Cultura
Editore: EDIZIONI AMBIENTE
Pagine: 400
Prezzo: € 24,00
ISBN: 9788896238028
Anno: 2009

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Recensione

Prefazione di Pietro Grasso - Procuratore nazionale Antimafia Due boss della mala reggina costruiscono una scuola barando sulla qualità del calcestruzzo. Duranteuna conversazione telefonica, uno dei due suggerisce di mettere menocemento e più sabbia nell’impasto; l’altro gli risponde scocciato chein questo modo la pompa idraulica rischia di bruciarsi. Né l’uno nél’altro vengono sfiorati dalla preoccupazione che in questo modo lascuola rischia di crollare. Ecomafia 2009 racconta storie come questee rilegge un anno intero attraverso i numeri e i fatti dellacriminalità ambientale: traffici illeciti di rifiuti, abusivismoedilizio e appalti truccati, racket degli animali, archeomafia,agromafia, incendi boschivi e così via. Con una certezza: l’ecomafia non conosce crisi, anzi è sempre in forma smagliante. I numeri sono quelli ufficiali delle forze dell’ordine.Le storie, invece, danno senso, luogo, nome e faccia a quei numeri. Cisono le vittime e i carnefici, le guardie e i ladri. E se i confininazionali si sono fatti stretti, la scena del crimine si sposta suscala globale: ogni angolo del pianeta è buono per trafficare rifiuti,opere d’arte e specie animali protette. Ben 25.776 ecoreati accertati, cioè quasi 71 al giorno, 3 ogni ora.Più del 48% si è consumato nelle quattro regioni a tradizionalepresenza mafiosa, il resto si spalma democraticamente su tutto ilterritorio nazionale. Il 2008 è l’anno dei record per le inchiestecontro i trafficanti di rifiuti, ben 25. Con un fatturato che supera i7 miliardi di euro, soldi sporchi accumulati avvelenando l’ambiente e icittadini. La montagna di scorie industriali gestite illegalmente dalla“Rifiuti Spa” in un solo anno ha raggiunto la vetta di 3.100 metri,quasi quanto l’Etna. Non è mai stata così alta. Anchel’abusivismo edilizio non conosce tregua: 28 mila nuove case illegali eun’infinità di reati urbanistici, soprattutto nelle aree di maggiorpregio. E poi il saccheggio del patrimonio culturale, boschivo, idrico,agricolo e faunistico. Il perché sta tutto in un numero: 20,5 miliardidi euro. È l’incasso totale dell’ecomafia. Alla faccia della crisi economica.

ANTIMAFIADuemila
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