Il giornalismo come vocazione
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Il giornalismo come vocazione Il nuovo libro di Daniele Biacchessi Per non dimenticare Ilaria Alpi (Roma, 1961 - Mogadiscio, 1994) Raffaele Ciriello (Venosa, 1959 - Ramallah, 2002) Maria Grazia Cutuli (Catania, 1962 - Kabul, 2001) Antonio Russo (Francavilla al Mare, 1960 - Tbilisi, 2000) Enzo Baldoni (Città di Castello, 1948 - Najaf, 2004) "Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nulla mai hanno saputo". Passarono una settimana di vacanza conclusa tragicamente. Carlo Taormina, presidente della Commissione d'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, 7 febbraio 2006 "Dobbiamo ricordarci che l'informazione è un veicolo diretto all'utente, non un soliloquio da parte del giornalista. Bisogna tenere sempre presente che chi è dall'altra parte deve poter comprendere una realtà in cui non è presente." Antonio Russo, Inviato di Radio Radicale "Ho pianto la morte di Ciriello come fosse quella di un mio collega, ma certo avrei dovuto avere maggiori attenzioni per loro, per i freelance, per i fotografi con un accredito ma senza contratto.Prima. Dopo non serve. Sa di scusa. E questo è vero, maledettamente vero." Ferruccio de Bortoli, direttore de "Il Sole24Ore" "Tu vuoi sapere come fosse Maria Grazia Cutuli in quelle giornate di novembre. Potrei dirti che era felice perchè stava facendo la cosa che amava di più: il mestiere di giornalista." Alberto Negri, inviato de "Il Sole24Ore" in Afghanistan