Le 25 notizie piu' censurate
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“Il nostro stesso futuro dipende dalla conoscenza che questa collezione di notizie soppresse ci permette” – San Diego Review
“L’informazione come cane da guardia del potere” appare sempre più spesso, purtroppo, un precetto astratto. Chiunque lavori – o abbia lavorato – all’interno del sistema dei mezzi d’informazione ufficiale sa bene che questo si fonda su un modello di premi e punizioni volto a garantire che la maggioranza rispetti linee di condotta preedeterminate, standardizzate.
Sono diversi gli elementi che concorrono a limitare la missione dei giornalisti: tra gli altri, forzature ideologiche, la struttura degli organi d’informazione, le entrate derivanti dalla pubblicità e la cosiddetta pratica del giornalismo “obiettivo” che, paradossalmente, intralcia i media proprio nella ricerca delle verità fondamentali.
Spesso la critica rivolta al “giornalismo delle corporation” è stata faziosamente definita alla stregua di una teoria cospirativa, quasi volesse proporre – piuttosto che un’analisi concernente il modo in cui l’establishment mediatico tende a replicare l’ideologia dominante e a tenere lontana la maggioranza della popolazione da idee “pericolose” – la tesi secondo cui un ristretto gruppo di persone controlla la mente del pubblico.