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"Negli anni Novanta, era la strada della speranza, la nuova America. Oggi dall'Adriatico a bordo dei gommoni che un tempo trasportavano clandestini, arrivano droga, armi e schiave. È il nuovo business della mafia albanese, clan potentissimi rinserrati nei loro vincoli di sangue, un familismo inviolabile, come quello della 'ndrangheta. Le fis, le famiglie allargate patrilocali e patrilineari, costituiscono l'ossatura di una mafia che rischia di diventare uno dei problemi più seri per l'intera Europa, una sfida nella sfida, o meglio la sfida delle sfide. Quando ancora in Italia passavano per straccioni, gli schipetari nel Queens, la frontiera dei boss italo-americani, mettevano in discussione il potere dei Gambino, dei Lucchese e dei Colombo... Il libro di Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore ha la forza dell'inchiesta giornalistica, la capacità di scrutare in ambienti poco conosciuti e, pertanto, finora, fortemente sottovalutati. Banditi e schiave è un volume che si legge tutto d'un fiato con le sue storie di violenze, abusi e omicidi, ma soprattutto colma un vuoto, dovuto alla mancanza di studi seri e approfonditi sulla mafia albanese". Dalla prefazione di Antonio Nicaso In questo testo si parla tra l'altro di inchieste non ancora approdate al dibattimento o processi che ancora non sono giunti a sentenza definitiva. Per tutti i protagonisti di queste vicende, vale la presunzione di innocenza.