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Categoria: Cultura
Editore: Mondadori
Pagine: 754
Prezzo: € 17.00
ISBN: 96433578
Anno: 2011

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Recensione

Le famiglie di Cosa Nostra è un’opera monumentale legata a un soggetto apparentemente circoscritto: i Genovese, i  Gambino, i Bonanno, i Colombo e i Lucchese, vale a dire i componenti delle dinastie più potenti nella storia della mafia in America. Una storia che, da sempre, parte dai colpi di lupara per culminare nei palazzi del potere, i luoghi dove la criminalità organizzata intreccia ambigue alleanze con i rappresentanti della politica. Così, fin dai tempi del fascismo, l’infiltrazione della mafia negli Stati Uniti fu favorita dall’idea di predisporre una micidiale “quinta colonna” nel cuore del paese. Ma la capacità di Cosa Nostra di reggersi sulle proprie gambe e di muoversi con interessi autonomi divenne evidente quando, nel corso del secondo conflitto mondiale, si scoprì che la mafia controllava tutti i principali porti di New York e che aveva accumulato una fortuna con i dazi e le estorsioni oltre che con gli alcolici, il gioco d’azzardo e la  prostituzione. Dopo la guerra, la mafia americana si modernizza e, grazie al traffico degli stupefacenti, ingigantisce il suo  giro d’affari, realizzando profitti enormi. Le famiglie di Cosa Nostra illustra questi passaggi con dovizia di particolari, dando grande spazio alla vita quotidiana, alle abitudini e alle manie dei diversi protagonisti della mafia italoamericana. Per  ricostruire le loro vicende processuali, l’autore non usa soltanto fonti d’archivio ma ricorre spesso all’intervista, conferendo una dose supplementare di realismo all’intera opera; preconizza inoltre scenari prossimi futuri e invita a guardare oltre  l’11 settembre del 2001 per vedere, dietro la mobilitazione generale provocata dall’attentato alle Torri gemelle, il contesto ideale in cui la mafia può continuare a riprodursi e a moltiplicarsi in assoluta libertà.


 

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