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Categoria: Biografie
Editore: Chiarelettere
Pagine: 200
Prezzo: € 12,60
ISBN: 978-88-61

Anno: 2008

Visite: 2319

Recensione

Il libro fa un'analisi critica del panoramapolitico e umano del Parlamento: ci sono i nomi illustri di Cesare Previti e Marcelle dell'Utri (Forza Italia), Gianni de Michelis (Psi) e Vincenzo Visco (Ds), condannati in via definitiva per diversi reati,dalla corruzione alle false fatturazioni all'abuso edilizio. Non solo:mogli, fratelli, parenti, ovvero quando la famiglia è assunta in politica, pagati dai cittadini italiani. Tutto questo grazie a quella che l'autore definisce la più scandalosa legge elettorale nella storia della Repubblica, grazie alla quale, per la prima volta, deputati e senatori non sono scelti dai cittadini ma sono nominati dai capi e dalle segreterie dei partiti. 



LA  RECENSIONE DI IBS


Cosa resta della Seconda Repubblica? Sparlamento racconta vita e opere dei politici italiani dal punto di vista di un cronista parlamentare di Repubblica,Carmelo Lopapa, ogni giorno a Montecitorio e Palazzo Madama perraccontare la politica italiana. Figli, fratelli, mogli, ex mogli,intere famiglie al seguito. E molti soldi che girano. Prima del crollo,dentro il Palazzo si fa festa. Non senza insulti, dispetti e aggressioni. Carmelo Lopapa racconta quello che ha visto e sentito. Il suo viaggio comincia dalla testimonianza inedita di un funzionario, uno di quelli che dentro il Parlamento ci ha passato una vita, e prosegue con molto altro. Leggere come impiegano il tempo molti dei nostri parlamentari può far ridere: c’è chi vuole una legge per valorizzare il tortello di zucca o per indire la giornata del maccherone, chi vuole un casinò, un bagno turco, le terme per tutti (solo il 7,3% delle leggi sono approvate, contro il 50% della Germania e l’86 della Spagna). Ma fa anche rabbia vedere come trionfi il trasformismo (“Voltar gabbana è nel DNA degli italiani” dice Mastella), si moltiplichino i Fratelli(“Io non rinnego la massoneria”, parola di onorevole) e i “laici devoti” alla Chiesa. Le maschere del potere non muoiono mai, è tutto tragicamente vero. C’è chi dice che ogni paese ha la classe dirigenteche si merita. Forse non è così.

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