Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.
Categoria: Biografie
Editore: Aliberti editore
Pagine: 153
Prezzo: € 13,90
ISBN: 9788874244393
Anno: 2009

Visite: 2237

Recensione

NON È IL VENTINOVE: È MOLTO PEGGIO. È IL 2009

Dalla cella di un carcere americano, la confessione del grande complotto.
È il piano: una macchinazione gigantesca che ha arricchito i ricchi e indebitato i poveri. E che minaccia di travolgere tutti.

L’economia non è morta, è stata uccisa dalla finanza.
La società è stata strangolata dal mercato.
La solidarietà è stata distrutta dalla filosofia dell’egoismo.

Un manoscritto ritrovato nella cella di un carcere di New York. La confessione di un detenuto eccellente.
Uno dei “Signori dell’Universo” che con le loro decisioni a Wall Street detenevano il potere di vita o di morte sull’economia, l’ambiente, il mondo.
Questo documento rivela il grande complotto.
Una cospirazione gigantesca che ha alterato la politica americana e ha imposto al mondo di adeguarsi alla rapacità del turbocapitalismo.

Tutto comincia qualche decennio fa. Le élite rifiutano le concezioni “socialiste”.
L’America vuole essere la società più libera del mondo. Una società di soli individui.
«LA SOCIETA’ NON ESISTE». Queste le quattro parole che pronunciò il premier inglese, capostipite del neoliberismo, Margareth Thatcher. Esistono solo gli individui. E come dice il grande Milton Friedman? «Ciascuno è libero di fare del bene, ma a sue spese».
Attraverso incontri segreti fra intellettuali, economisti, uomini politici, magnati della stampa, lobbisti e miliardari in dollari, nasce la congiura. Basta con l’uguaglianza: le disuguaglianze vanno accettate.
Mercato, concorrenza, deregulation, è il trionfo dell’iniziativa privata. Sostegno alla candidatura di Ronald Reagan. Taglio delle tasse come strumento per spingere la crescita.
Liberato dai vincoli, il mercato produrrà ricchezza all’infinito.

Purtroppo c’è un buco nella macchina del capitalismo. L’arricchimento dei ricchi produce l’impoverimento del ceto medio. E allora come si può fare per far crescere all’infinito un’economia che tende a incepparsi?
Semplice: si danno i soldi ai poveri, a credito. E quando l’America si indebita troppo, si incarta il debito in involucri finanziari e li si manda in orbita nel circuito finanziario mondiale.
Quando gli involucri si sgonfiano, piove merda.

Non è il Ventinove, è infinitamente peggio. È il 2009.

VISITA IL BLOG DELLA CONGIURA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos