Libero Mancuso, napoletano, è un ex magistrato.
Prima del suo insediamento come magistrato a Bologna, ha lavorato a Napoli, nel pool che indagava sulle Brigate Rosse. È stato successivamente al centro di casi legati alla mafia, alla P2 (con lui depone Licio Gelli) e al terrorismo, in particolare del sequestro di Ciro Cirillo, della strage alla stazione di Bologna del 1980 (in cui è attivo nella lotta ai depistaggi) e di quella dell’Italicus.
Ha lavorato anche nei processi alla banda della Uno Bianca e sull’omicidio di Marco Biagi, nonché nella Commissione parlamentare d’inchiesta su stragi ed eversione.
È stato presidente della Corte di Assise di Bologna e presidente della sezione del Riesame. Ha preso posizione contro le violenze avvenute da parte di talune frange delle forze dell’ordine al G8 di Genova nel 2001 e rilevanza hanno assunto sue dichiarazioni sui pericoli dell’“antistato” all’interno della criminalità organizzata, come nel caso della Banda della Magliana.
Nel 2006 è stato nominato assessore comunale a Bologna.
Oggi esercita la professione forense.