Alfonso Giordano, nato a Palermo nel solstizio d’inverno del 1928, in gioventù autore di recensioni, racconti e articoli di varia letteratura e di cronache teatrali, a soli ventitré anni, quale vincitore di concorso, è divenuto magistrato e ha prestato servizio in Sardegna, in Sicilia e quale Presidente della Corte d’appello nella città di Lecce, prima di ritornare con la medesima carica nella natia Palermo. Ha percorso tutti i gradi della magistratura, prestando servizio sia nella magistratura requirente sia nella giudicante (giudice a Sciacca, pretore a Salemi, sostituto e poi ancora giudice a Palermo). Ha ottenuto, concorrendovi con numerose pubblicazioni giuridiche, nel 1968, la libera docenza in diritto civile. Ha insegnato all’Università di Palermo varie materie, fra cui Istituzioni di diritto privato. Ha pubblicato nell’anno 2006 per i tipi della editrice Novecento una raccolta di liriche dal titolo «Canti sparsi d’amori perduti» e nel 2008, èdito dalla Provincia regionale di Palermo, un volume dal titolo « Alfonso Giordano, l’arcangelo delle zolfare», storia del nonno, medico-apostolo, l’unica vera gloria siciliana nel campo della medicina sociale.