Nadia Francalacci vive in provincia di Livorno. Ha iniziato nel 1993 a scrivere articoli di cronaca per il quotidiano «Il Tirreno» e a collaborare con il Sic, Servizi informativi centrali della Radio vaticana, emittente della Città del Vaticano. Per quindici anni ha lavorato in una televisione toscana, Telegranducato. Poi, nel 2007, ha deciso di dedicarsi alle inchieste: dal mistero del Moby Prince al traffico illecito dei rifiuti che arrivano in Italia dall’Africa e dal Nord Europa, dalle truffe alimentari allo scandalo delle cremazioni. Si è occupata anche di malasanità e criminalità organizzata. Collabora con i maggiori settimanali nazionali: “Panorama”,“Panorama Economy”,“il Venerdì di Repubblica”, e il quotidiano “Libero”. Ha scritto anche per “l’Espresso” e Panorama.it. Per queste testate realizza inchieste e articoli di cronaca ed economia. Adora volare (anche dopo aver pubblicato l’inchiesta Paura di volare, Chiarelettere 2011), fare i lanci con il paracadute, trascorrere qualche ora al poligono di tiro e fare lunghe camminate lungomare.