Luca Telese, giornalista del Fatto Quotidiano, conduttore di Tetris e di In onda su La7, ha scritto due importanti libri: Cuori neri (Sperling & Kupfer, 2006), sugli anni di piombo, e Qualcuno era comunista (Sperling & Kupfer, 2009), sulla fine del Pci e la storia della sinistra in Italia.
Per Aliberti è in uscita La marchesa, la villa e il Cavaliere. Una storia di sesso, soldi e potere da hardcore ad Arcore, che ricostruisce la storia della marchesa Casati Stampa.
Racconta: «Sono nato a Cagliari, nel 1970 nel mitico anno dello scudetto, ma sono cresciuto a Roma, cuore giallo-rossoblu. Mia madre è sarda anche se è nata a Brescia, mio padre è di Torre Annunziata, anche se è fuggito a Roma e cancellato le sue tracce di accento, io sono romano anche se nato nell’Isola.
Mia madre era l’ultima di cinque figli, e mi ha avuto tardi: così mio nonno materno, Erminio (che è morto a 96 anni) era nato nel 1887, e mi raccontava di quando vedeva dei pazzi, sull’altipiano della Giara, che pretendevano di imparare a volare. La madre di mio padre, invece, come in una pièce di Edoardo, era una trovatella che era stata adottata, fatto per l’epoca quasi incredibile, da una famiglia di nobiltà decaduta. Il mio nonno paterno, invece, all’anagrafe fu registrato con il curioso nome di “Felicio” (in luogo di “Felice”) per un errore dell’ufficiale comunale. Mio padre, perso da una raptus filologico avrebbe voluto tramandare il nome e il refuso, mia madre per fortuna si oppose.
L’eredità onomastica, per sua disgrazia, è toccata al primo cugino che è venuto dopo di me (ma lo chiamiamo comunque Felice). Nonno Felicio è morto giovanissimo di crepacuore, e così papà si è ritrovato capofamiglia di altri otto fratelli a vent’anni, e una cospicua eredità di debiti da sopravvivenza per i successivi trenta. Il primo quartiere della mia vita è stato Monteverde, borghese e spensierato.
Poi, un cataclisma familiare, ci ha paracadutato in estrema periferia, a Cinecittà est, un quartiere marziano dove avevo una stanzetta con vita su un pilone dell’alta tensione...»