L'IMPERO DELLA 'NDRANGHETA: IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI
Visite: 11839
Circa un anno fa, il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, in una lunga intervista che Maurizio Costanzo ha messo in onda in tre puntate su Canale 5, rivelò che la cocaina arrivava in Italia dalla Colombia a tonnelate direttamente dentro un sommergibile. D'altronde, la 'ndrangheta calabrese traffica con la Colombia 400 tonnellate di cocaina all'anno, per un fatturato annuo, secondo il rapporto Eurispes 2004, di circa 36 miliardi di euro, pari al 3,4% del PIL nazionale (la 'ndrangheta ha anche ottenuto il primato per il traffico delle armi con 2 miliardi e 353 milioni di euro), che la rendono una delle mafie più ricche e potenti del mondo. Questo spiega i “fiumi” di cocaina che circolano nel nostro paese, e spiega anche l'apparente impotenza delle forze di polizia di fronte a questo narcotraffico miliardario, dato che molti “narcodollari” finiscono nelle tasche e nelle casse della classe politica e in posti chiave delle istituzioni.
“Cocaina Connection”, di Orfeo Notaristefano, prova a svelare il filo rosso che lega l'impero della 'ndrangheta al mondo della finanza internazionale e della politica corrotta. “Mentre in Sicilia - dice l'autore - l'attenzione dello Stato contro la mafia è stata più forte con gli arresti di Provenzano e degli altri grandi boss latitanti, la 'ndragheta si è rafforzata nel silenzio, spostandosi fino alle regioni del Nord-est. Come ci riferisce Nicola Gratteri della direzione antimafia di Reggio Calabria, la 'ndrangheta sta sia con il centrosinistra che con il centrodestra, è assolutamente bipartisan ma non sta mai all'opposizione”.
Il singolo tossicodipendente che, in qualsiasi parte d'Italia, da Bolzano a Lampedusa, acquista una dose di cocaina, finanzia la 'ndrangheta, spiega Notaristefano nel suo libro. Ma sarebbe un errore, continua, pensare che le mafie siano attive solo nelle regioni del mezzogiorno d'Italia. Ormai hanno sconfinato, si sono collegate con le mafie dell'Est europeo e dell'Estremo oriente. Si sono globalizzate. “Le mafie moderne - scrive Giuseppe Lumia nella sua prefazione al libro - sono organizzate come un sistema strutturato su diversi lati. La 'ndragheta è tra quelle che più ha avuto una profonda evoluzione in tal senso. La cocaina è stata la droga che ha consentito alla mafia calabrese di bruciare le tappe, di superare la logora stagione dei sequestri e delle faide interne e di proiettarsi dentro i grandi settori dell'economia, con un rapporto devastante e collusivo con le istituzioni. La cocaina per la 'ndrangheta è stata come l'eroina per Cosa Nostra”.
“La Commissione parlamentare antimafia”, continua Lumia, “promuove un confronto vero, per scendere in profondità nei rapporti tra mafia e politica, tra mafia ed economia, sul ruolo della massoneria e degli apparati deviati dello Stato, in modo da misurare la forza della ’ndrangheta e i suoi punti deboli su cui provare a innescare un attacco dello Stato senza precedenti. Adesso si dovrà verificare la vera volontà delle istituzioni di procedere fino in fondo contro la ’ndrangheta”.