Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.
Categoria: Mafia
Editore: Fazi Editore
Pagine: 268
Prezzo: € 16,00
ISBN: 9788864110585
Anno: 2013

Visite: 2179

Recensione

Roma mafiosa è il resoconto appassionato di un magistrato che per anni si è speso nella lotta alla mafia e che ora, riflettendo sugli avvenimenti del biennio ’92-’93, descrive le trasformazioni delle organizzazioni criminali e i rischi della difficile situazione istituzionale di oggi.

«Un investigatore d’eccezione per un libro choc»
Gianluigi Nuzzi

Il territorio capitolino è una base essenziale sia per le mafie nostrane - Cosa Nostra, ‘ndrangheta, camorra – che per quelle straniere – albanese, russa, cinese o nigeriana - in un vero crocevia di interessi illeciti. Roma in particolare è stata ed è tuttora il teatro di una decisiva mutazione della criminalità. Partendo nella sua analisi dalla stagione delle stragi e della cosiddetta trattativa, Capaldo dipinge una nuova mafia pervasiva e dai contorni sfumati che punta ai luoghi di potere e pilota scelte essenziali. In base all’esperienza maturata in quarant’anni di attività, il magistrato scrive un saggio ricco di informazioni e dati, corredato da box di approfondimento e arricchito da aneddoti personali, e ci aiuta ad orientarci in paese in cui la classica tripartizione dei poteri è esautorata da un esecutivo onnivoro che tenta di fagocitare il Parlamento, da una magistratura allo stesso tempo bersagliata dalla politica e tentata dal superamento delle sue prerogative, da una stampa sempre meno indipendente e sempre più interessata e da una serie di poteri forti extraistituzionali che aspirano al ruolo di burattinai dell’eterna transizione italiana.

«Le infiltrazioni delle cosche campane, calabresi e siciliane e i loro contatti con la malavita organizzata locale sono un fenomeno sempre più attuale e pericoloso. Roma è l’unica città dove possono fare affari insieme senza entrare in conflitto. Nella capitale le cosche non impongono il controllo del territorio come in Campania o in Sicilia, non si dedicano alle estorsioni o ai regolamenti di conti. Qui da noi abbiamo il vertice, il gotha delle organizzazioni». Giancarlo Capaldo, la Repubblica

Giancarlo Capaldo, fino al 2012 responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è attualmente procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica e responsabile del pool antiterrorismo. Ha condotto alcune delle inchieste più importanti degli ultimi anni, dall'ingresso del leader curdo Ocalan in Italia ai crimini contro l'umanità di Pinochet, da Lady ASL ad Emanuela Orlandi, dal caso Marrazzo alla P3, da Fastweb-Telecom a Finmeccanica, dal recupero della Tavola Doria di Leonardo al caso dei due Marò in India, senza dimenticare le numerose indagini contro la criminalità organizzata sul territorio laziale.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos