LE RADICI DELL'ODIO
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Per troppo tempo la ’ndrangheta è stata sottovalutata.
Ora è arrivato il momento di mettere da parte la retorica dell’antimafia, per aggredire senza soluzione di continuità i patrimoni delle ’ndrine, per spezzare la logica del clientelismo e per svuotare le sacche del bisogno.
È tempo di agire e sono necessarie scelte coraggiose.
Il 15 agosto 2007 a Duisburg, in Germania, vengono uccise sei persone davanti al ristorante italiano Da Bruno. È una strage.
L’azione viene ricondotta alla faida di San Luca esplosa nel lontano 1991. In questo sperduto paesino dell’Aspromonte, quattro cognomi si ripetono sulla guida del telefono come sulle lapidi del cimitero, due clan che si contendono tutto: la terra, le connivenze politiche, il sangue, ma soprattutto i grandi traffici di droga, di armi e di rifiuti tossici. Da questo momento la ’ndrangheta, per decenni colpevolmente sottovalutata, balza all’onore delle cronache.’ndrangheta, per la prima volta, svela segreti, intrecci e complotti che animano una guerra che da quasi vent’anni uccide uomini e donne, vecchi e bambini.
Partendo dalla strage di Duisburg, attraverso un’inchiesta che arriva fino a oggi – fino agli ultimi arresti che tanto hanno fatto discutere – Antonio Nicaso racconta come la ’ndrangheta negli anni sia riuscita ad adeguarsi a ogni cambiamento, sfruttando le nuove tecnologie e la globalizzazione.
In un percorso a ritroso tra i riti d’iniziazione e i capibastone, forzando il muro dell’omertà che mai come in questo caso avvolge un gruppo criminale, scavando tra gli atti d’indagine che la portano fino ai vertici di Paesi sudamericani e africani, Antonio Nicaso sbroglia uno a uno i fili spinati delle ’ndrine, svelandone l’incredibile fatturato di cinquanta miliardi di euro. E illustrandone una mappa che le colloca, uniche tra i grandi gruppi malavitosi, in tutti i cinque continenti.