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L’opera racconta l’esperienza delle quattro edizioni del Festival dell’Impegno Civile. Il racconto realizzato dal giornalista Pietro Nardiello, ideatore e direttore artistico della rassegna, accende un riflettore sui motivi per cui è nato il Festival, i retroscena, le difficoltà, le speranze e le gioie nate in luoghi dove si costruisce un’Italia diversa. I piccoli passi quotidiani compiuti per realizzare una rassegna dove non vi sono teatri o luoghi di aggregazione, dove anche il disordine urbanistico rappresenta un simbolo di onnipotenza della potenza criminale.
Tra le pagine del volume, Nardiello, racconta le voci di un popolo che continua a parlare ai giovani, agli anziani, alle donne, ai bambini di questi territori martoriati. A casa del boss si organizzano spettacoli teatrali, musicali, incontri di letteratura, dibatti sui temi della legalità, dell’antimafia, della politica, della cultura, dell’impegno civile.
Il Festival a casa del boss è arricchito da interviste di Francesca Ghidini, Mariagrazia Poggiagliolmi, Stefano Corradino, Vito Faenza, Armida Parisi, Michela Monti, Valeria Palumbo, ad importanti testimoni sociali, come il giudice Lello Magi, il procuratore Federico Cafiero de Raho, Isaia Sales, l’attore e cantante Peppe Barra, don Aniello Manganiello, Antonietta Rozera e un’intervista impossibile a don Peppe Diana.