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OBIETTIVO BORSELLINO: IL DEPISTAGGIO

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, e le successive ritrattazioni dei falsi pentiti Scarantino, Candura e Andriotta, hanno riacceso i riflettori sui tanti depistaggi istituzionali che si nascondono dietro le sanguinose stragi dei primi anni Novanta. Nel caso specifico dietro quella di via D’Amelio, avvenuta a soli 57 giorni di distanza dall’eccidio di Capaci e a seguito di un’improvvisa quanto anomala accelerazione del progetto omicidiario nei confronti del giudice Paolo Borsellino.
Nella richiesta di revisione del processo per quella strage, come nella memoria conclusiva dei magistrati della procura generale di Caltanissetta l’estremo tentativo di giungere finalmente ad una verità tenuta abilmente nascosta per quasi vent’anni. E l’ombra di una regia occulta che ha pianificato e attuato strage e depistaggio in nome di una “ragion di Stato”, forse figlia di quella trattativa tra mafia e istituzioni vigente da decenni.
Ne parliamo nel dossier del numero in uscita di Antimafia Duemila, in cui ripercorriamo in modo dettagliato i documenti della procura generale nissena prima di offrire un nuovo spunto di riflessione sulla trattativa, o meglio sulle trattative, condotte a cavallo delle bombe del ’92 e ’93. Biennius horribilis, nel corso del quale i vertici della cosiddetta Prima Repubblica avrebbero tentato il tutto e per tutto per scongiurare il progetto eversivo ordito contro di loro da centri di potere occulto. Che consisteva nel demolire il vecchio assetto politico per instaurarne uno nuovo capace di mettere in pratica il mai abbandonato piano di rinascita democratica attraverso la suddivisione del Paese in tre macro-regioni.
Contribuiscono all’analisi le interviste realizzate all’avvocato Giangualberto Pepi, legale dei boss Graviano e al magistrato Antonino Di Matteo, che indaga sulla stessa trattativa, autore insieme a Loris Mazzetti del libro “Assedio alla toga”.
Altre interviste, ma ai pm palermitani Francesco Del Bene e Ignazio De Francisci, ci accompagnano invece nella lettura delle più recenti operazioni contro i clan di Palermo. In cui appare l’immagine di una Cosa Nostra in difficoltà e priva di un capo capace di compattare tutte le famiglie. Mentre il comando dell’organizzazione potrebbe essere assunto dai cosiddetti “scappati”, come era già avvenuto nel mandamento di Passo di Rigano – Boccadifalco comandato da Giovanni Bosco, almeno fino al giorno del suo recente arresto.
Ad aprire e chiudere la sezione inchieste tre pezzi che in modo diverso descrivono la zona grigia all’interno della quale si muovono e si nutrono le mafie: perfettamente infiltrate, è il caso della ‘Ndrangheta in particolare, nel tessuto legale e sociale della Lombardia. Lo vedremo ripercorrendo le carte dell’operazione contro il clan Valle – Lampada, diretta emanazione del potente clan De Stefano – Condello, che ha raggiunto i più alti scranni della politica. Così come Cosa Nostra e lo dimostrano, tra tanti altri, il processo contro l’on. del Pid Saverio Romano e le indagini sul senatore del Pdl Carlo Vizzini.
La sezione Terzomillennio è invece dedicata ad un ampio approfondimento sul laboratorio politico Alternativa, fondato nel 2010 da Giulietto Chiesa, con il quale la nostra redazione collabora attivamente.
Buona lettura!

editoriale
Pag. 5 Venti di guerra in Vaticano
di Giorgio Bongiovanni


le inchieste: la metamorfosi mafiosa
Pag. 13 Mafia, politica, affari e servizi. E’ il nord bellezza!
di Monica Centofante

Pag. 28
Se la “Piovra” diventa “anguilla”
di Aaron Pettinari

Pag. 45
Gli “scappati” alla conquista di Palermo
di Maria Loi

Pag. 55
Del Bene: “In Cosa Nostra ha vinto la linea Lo Piccolo”
di Maria Loi

Pag. 60
De Francisci: “Mafia in difficoltà ma non se ne vede ancora la fine”
di Maria Loi e Lorenzo Baldo

Pag. 62
Infausti presagi. Tutte le accuse a carico dell’on. Romano
di Silvia Cordella

Pag. 71
Affari sospetti nel nome del gas. Oltre Ciancimino
di Silvia Cordella


i dossier: dietro le quinte

Pag.83 L’ultima verità. Su via D’Amelio un depistaggio di Stato?
di Lorenzo Baldo

Pag. 105
La trattativa della prima repubblica: si salvi chi può!
di Anna Petrozzi

Pag. 117
Nel segno del Gattopardo: cambiare tutto per non cambiare nulla
di Giorgio Bongiovanni

Pag.124 Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato
di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo


terzomillennio: uno sguardo sul mondo
Pag. 135 Alternativa. II Assemblea Nazionale
di Giulietto Chiesa

Pag. 153 Tina contro Tina. Europa e alternative
di Pino Cabras

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