Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

"Una guerra da vincere"

amduemila n74di Giorgio Bongiovanni
Un onore di cui essere grati per la vita... poter entrare nella casa che fu del giudice Paolo Borsellino e di sua moglie, la signora Agnese, e poter consultare le sue carte, sfogliare i suoi documenti, sedere sulla sua sedia... e altrettanta gratitudine ai loro figli per averci concesso il permesso di pubblicare questi scritti del giudice, molti dei quali inediti e anche di natura intima e trascendentale, e lasciarli così in eredità alle giovani generazioni. A riprova, ancora una volta, che questa famiglia straordinaria ha saputo custodire e tramandare un patrimonio universale.
Non poteva che essere questo il cuore del nostro nuovo numero di ANTIMAFIADuemila che come sempre, nella versione cartacea, trova il giusto spazio per connettere memoria e presente, letture globali e inchieste attuali, punti di vista autorevoli e giovani voci.
Merita una menzione speciale il libro appena uscito scritto dal nostro giovane caporedattore Aaron Pettinari, per Imprimatur editore, “Quel terribile ‘92” che raccoglie i ricordi, le emozioni e le riflessioni di chi normalmente non si occupa di questi temi se non marginalmente, protagonisti di altre vicende, qualcuno molto giovane all’epoca dei fatti, ma tutti segnati da quell’anno che è stato lo spartiacque “terribile”, appunto, della nostra democrazia.
Dal peccato originale di Portella della Ginestra al depistaggio di via d’Amelio, passando per tutte quelle domande rimaste senza risposta tra Capaci e l’Agenda Rossa fino al misterioso omicidio di Stato del dottor Attilio Manca, abbiamo cercato di ricomporre i pezzi di quel puzzle scombinato che è la storia del nostro Paese, dimostrando che la Mafia, quella con la M maiuscola, di cui mi parlò Salvatore Cancemi, quella vera, è cosa ben diversa da quella che qualche cialtrone della politica, ma non solo, vorrebbe farci credere sconfitta.
E visto che solo la matematica non è una questione di opinioni abbiamo voluto includere gli atti del convegno, che abbiamo organizzato per ricordare gli insegnamenti di Falcone lo scorso 20 maggio a Palermo, nei quali il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato e ancora più nei dettagli il collega de “Il Sole 24 Ore” Gianni Dragoni hanno spiegato l’ultima evoluzione della mafia: mercantile, globale, con una capacità economica tale da disporre di un potere di acquisto pari a tre volte il valore di tutte le 260 società italiane quotate in Borsa.
Dovrebbe bastare questo dato per comprendere e far comprendere alla pubblica opinione quanto sia delicato, difficile e pericoloso il lavoro che quotidianamente viene svolto nelle procure di frontiera come quelle di Palermo e Reggio Calabria. Un nome per tutti questi magistrati: Nino Di Matteo.
La guerra contro la Mafia è tutt’altro che vinta, quindi. E’ spietata e si gioca su un terreno che non è visibile ai più perché lascia meno cadaveri sul campo. Eppure condiziona e dirige economia e politica. E’ una guerra imprescindibile che deve essere combattuta in tutti gli strati della società fino a quando non cadranno le maschere di coloro che l’hanno resa un impero tentacolare, quei mafiosi che davvero comandano in Italia.

Acquista il nuovo numero: Clicca qui!

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos