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La polizia ecuadoriana ha proceduto all'arresto di 15 persone nell'ambito di una operazione, realizzata insieme alle autorità spagnole, per smantellare un'organizzazione della mafia albanese che operava nei due Paesi. Nell'ambito di questa operazione, denominata 'Gran Fenix 13', riferisce il portale di notizie Primicias, la procura ha disposto la carcerazione preventiva degli arrestati che lavoravano in una organizzazione guidata dall'albanese Dritan Gjika, con l'accusa di presunta criminalità organizzata e narcotraffico. Nel complesso, se si tiene conto dell'attività della polizia spagnola, gli arresti sono stati una trentina. Tutti, si precisa, lavoravano per trasferire tonnellate di cocaina dall'Ecuador in Europa. Il giudice che ha disposto la carcerazione preventiva degli arrestati ha anche chiesto il sequestro dei loro conti bancari e il divieto di vendita di eventuali beni mobili e immobili. La procura aveva avviato questa indagine nel 2021, dopo che la divisione antidroga della polizia ecuadoriana ha appreso dell'esistenza di un'organizzazione che avrebbe inviato grandi spedizioni di stupefacenti dall'Ecuador a vari Paesi europei, fra cui Belgio, Paesi Bassi e Spagna. Come risultato dell'operazione in territorio ecuadoriano, la procura, con il supporto della polizia, ha sequestrato circa 2,3 milioni di dollari, nove armi da fuoco, 12 telefoni cellulari, 16 veicoli di lusso e 22 beni immobili.

Fonte: Ansa

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