L’operazione si è svolta a Canindeyú. In arresto Ricardo Picolotto Pedroso Da Silva, capo del PCC
Un'operazione antidroga messa a segno a Canindeyú è finita in un feroce scontro a fuoco con i membri di una delle organizzazioni criminali più pericolose e sanguinarie del paese, guidata da Santiago Acosta Riveros, alias “Macho”. Nove gli arresti e altrettante le vittime.
All’operazione antidroga denominata “IGNIS” ha partecipato il personale di varie istituzioni: Senad (segreteria nazionale Antidroga), Ministero Pubblico, forze speciali e persino funzionari delle risorse umane della FTC (Fuerza de Tareas Conjunta).
Secondo le dichiarazioni rilasciate ad ABC TV dal ministro della Senad, l’avvocato Jalil Rachid, l’obiettivo dell’operazione non era solamente “Macho” ma anche un cittadino brasiliano identificato come Ricardo Luiz Picolotto Pedroso Da Silva - arrestato - ed un altro cittadino brasiliano di nome Santiago Costa al momento latitante.
“Santiago Costa aveva un profilo più esibizionista, gli piaceva sfoggiare veicoli di grande cilindrata, esibirsi con tutte le sue armi nel dipartimento di Canindeyú, mostrarsi con gente armata, equipaggiata, gilet tattici, bombe a mano, passamontagna. Facevano quello che volevano nel dipartimento”, ha riferito ABC TV.
La persona tratta in arresto, Ricardo Luiz Picolotto, secondo il ministro della Senad sarebbe un narcotrafficante persino più alto in grado di “Macho” e avrebbe un potere maggiore all’interno della gerarchia del crimine organizzato. È una persona con una grande quantità di precedenti legati al narcotraffico. Sarebbe letteralmente, un pezzo da novanta del narcotraffico.
Ha dichiarato inoltre: “Questo è un lavoro con un intervento giudiziario, hanno già una causa penale aperta”. Secondo la Red O globo, Ricardo Luis Picolotto, conosciuto come “R7”, è membro del Primo Comando della Capitale (PCC) e si ritiene che sia uno dei sospettati nell’approvvigionamento di armi e droghe alle bande delle favelas di Rio. Si dice anche che la persona arrestata nel 2021 sia “Turco”, suo braccio destro. R7 riuscì a scappare da un assedio della polizia la volta in cui arrestarono “Turco” e ora è indagato dalla Unità Specializzata di Polizia Fluminense.
Ricardo Luis Picolotto, alias “R7”, è stato arrestato in una lussuosa abitazione a Saltos del Guaira. Le armi sequestrate erano di grosso calibro, bombe a mano, equipaggiamento tattico, mitragliatrici antiaeree. Si trattava di una struttura bellica abbastanza pericolosa.
Infine, il ministro ha segnalato che forniranno molte informazioni alla Procura in modo di perseguire non solo questo gruppo criminale, ma anche quelli che hanno collaborato, indipendentemente dall’istituzione di appartenenza.
La Procura è pienamente coinvolta in questa operazione guidata dal giudice Alicia Sapriza e altri procuratori. I lavori proseguono. E anche i procedimenti nella zona di Canindeyú.