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Il ministero dell'Interno dell'Uruguay ha reso noto che, al termine di una lunga e complessa inchiesta sulla fuga nel giugno 2019 dell'italiano Rocco Morabito da una prigione di Montevideo, è stato deciso di estromettere dal servizio quattro agenti di polizia resisi responsabili di "mancanze gravissime". I quattro, riferisce il quotidiano online La Diaria citando il sottosegretario all'Interno Guillermo Maciel, "non hanno ancora ricevuto la notifica", per cui la loro identità sarà resa nota successivamente. Il responsabile governativo ha aggiunto che, a seguito della rocambolesca fuga del boss della 'ndrangheta calabrese, sono stati aperti 28 procedimenti amministrativi che hanno portato all'esonero di 14 presunti responsabili della fuga, mentre per gli altri vi è stata la conferma di reati "lievi" e "gravi", e solo per quattro "gravissimi". Gli indagati, ha detto Maciel, erano responsabili della polizia, alcuni dell'Istituto nazionale di riabilitazione, altri della Questura di Montevideo, e altri ancora appartenenti alla Guardia repubblicana. Dopo una latitanza di quasi due anni dalla sua fuga dalla capitale uruguaiana, Morabito è stato arrestato il 24 maggio 2021 in Brasile in un'operazione congiunta dei carabinieri del Ros e del Servizio di cooperazione internazionale di polizia, con la collaborazione di Dea, Fbi e del dipartimento di giustizia statunitense.

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