Sequestrate più di 200 tonnellate di cocaina e 8.200 armi da fuoco
Si è trattato di un importante colpo transnazionale condotto dall’Interpol contro il crimine organizzato in America Latina. Durante la giornata di martedì, gli uffici della polizia internazionale hanno reso noti i primi risultati dell’operazione “Trigger IX”, che fino a questo momento ha prodotto 14.260 arresti, il sequestro di 8.263 armi da fuoco, 305.000 munizioni e la impressionante cifra di 203 tonnellate di cocaina e 372 tonnellate di precursori chimici. Hanno partecipato all’operazione approssimativamente 200 membri dell’Interpol, coordinati con le forze locali di 15 paesi tra cui Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.
L’operazione “Gatillo” (tradotta dall’inglese) si è focalizzata soprattutto sullo smantellamento delle reti illegali di approvvigionamento di armi: una delle maggiori componenti del crimine organizzato transnazionale, che solitamente rimane fuori dalle agende politiche e dall’attenzione del dibattito pubblico nei paesi. La persecuzione delle reti del traffico di armi illegali ha portato anche alla identificazione di altri delitti complessi legati al narcotraffico, la corruzione, le frodi, la tratta di esseri umani, crimini ambientali e anche attività legate a gruppi terroristici. Le incursioni e gli arresti si sono concentrati tra la metà di marzo e i primi giorni di aprile, ma le indagini e le attività di intelligence sono iniziate molto prima. Questa nona edizione di Trigger è compresa nel Progetto Disrupt, iniziato nel marzo del 2021, strategicamente focalizzato sul controllo di armi illegali.
Uno dei punti geografici su cui è stata messa maggiore attenzione è la triplice frontiera condivisa da Argentina, Brasile e Paraguay, dove si è potuta identificare la presenza di vari gruppi criminali tra i quali il Primer Comando Capitale de Brasil, la Mara Salvatrucha di El Salvador e il cartello dei Balcani dell’Europa dell’est, dove si registra una marcata incidenza delle mafie italiane in particolare della Sacra Corona Unita, sponsorizzata da Cosa Nostra e dalla ‘Ndrangheta.
L’interpol ha evidenziato le operazioni svolte in Uruguay, che hanno portato al sequestro di circa 100.000 munizioni. Ricordiamo che nelle ultime settimane si sono realizzate tre importanti operazioni nel territorio orientale. Una sotto l’etichetta dell’operazione Virtus, con la quale furono sequestrati quasi 500 kilogrammi di cocaina, con cittadini croati tra gli arrestati.
Un’altra denominata con il nome in codice Laser II, in cui sono state effettuate una serie di incursioni in diverse città della costa atlantica e sequestrate 50 armi di diverso calibro e quasi 10.000 cartucce. Infine, gli episodi avvenuti nel porto di Montevideo, nell'ambito dell'operazione Amburgo, dove è stato sequestrato un arsenale di armi con circa 100.000 munizioni provenienti dall'Europa. In quest'ultima operazione sono stati arrestati un cittadino svizzero e uno tedesco.
Fino a questo momento non sono state rilasciate informazioni riferite alla rete di denaro inerente questo tipo di reati complessi.