Il narcotraffico a guida messicana continua ad espandersi in Ecuador con numerose cellule che operano oltre i confini nazionali per controllare il mercato della droga.
Una delle organizzazioni principali è il Cártel Jalisco Nueva Generación (CJNG).
Óscar Balmen, giornalista specializzato nel crimine organizzato, ha detto che "hanno raggiunto questa rapida espansione grazie principalmente a una specie di sistema di franchising. Cioè un gruppo criminale quando vuole espandersi, o quando chiede maggiore influenza nel territorio, chiede o paga una specie di quota per poter avere il nome, cioè il marchio del Cártel Jalisco Nueva Generación, e si serve di quel marchio per compiere atti intimidatori o per altre attività criminali".
Recentemente c'è stata una serie di attentati, anche con bombe, che hanno spinto le autorità a decretare lo stato di emergenza nelle provincie di Guayas, Esmeraldas e Santo Domingo de los Tsáchilas.
"Tutto questo è legato al modo in cui il governo ecuatoriano sta gestendo il problema della violenza; con un presidente che non visita le carceri, un presidente che non presta soluzioni ai massacri nelle carceri, un presidente che crede ancora che l'indicatore più importante sia il sequestro di droga e non il ridurre significativamente il tasso di omicidi" ha detto Jorge Vicente Paladines, professore dell'Università Centrale dell'Ecuador.
Paladines, inoltre, esorta a "ripensare la politica mondiale sulle droghe".
Foto: it.depositphotos.com
I cartelli della droga messicani si espandono in Ecuador
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