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Durante l'operazione sono stati trovati più di 100 chili di cocaina per un valore di un milione di dollari

Durante una perquisizione effettuata nella notte di giovedì scorso la polizia di Buenos Aires ha sequestrato un carico di circa 100 chili di cocaina in un magazzino di Lomas de Zamora per un  valore stimato in un milione di dollari. Il governo della capitale argentina ha annunciato l'operazione come "la più grande della storia". Durante l'operazione è stato arrestato un uomo di 31 anni.

Il Ministro di Giustizia e Sicurezza della provincia, Marcelo D'Alessandro, ha spiegato, in una conferenza stampa, l'intero procedimento: "È stata avviata una indagine per la quale il giudice federale Ariel Lujo ci ha fornito tutti gli strumenti necessari per arrestare due persone nella zona di Villa Zavaleta". L'operazione, portata avanti dal personale della Divisione di Indagini Comunali del 4 distretto, ha portato all'irruzione  della polizia in un magazzino situato al chilometro 2.3 della Ruta 4, dove "sapevano che si trovava un camion modificato per trasportare droga".

Il magazzino, ha spiegato D'Alessandro, "era un bunker che funzionava come magazino in cui si realizzava un 'passamano' per la vendita della droga" e ha spiegato che "da lì si è arrivati al sequestro dei due camion con più di 100 chili di cocaína".
La cocaína, che era stata riposta in un doppio fondo all'interno del camion, è stata individuata dai cani antidroga. A prima vista sembrava che non ci fosse nulla.

Le indagini erano iniziate a febbraio quando la polizia di Buenos Aires ha cominciato a pedinare gli spacciatori al dettaglio in diversi punti della città. In questo quadro hanno potuto determinare che coloro che vendevano marijuana spacciavano anche cocaína, trasferendo la droga dal nord del paese fino a villa Zavaleta e verso altri punti della città dove la distribuivano. Lo scorso venerdì le indagini hanno visto un avanzamento quando la polizia ha fermato tre uomini ed una donna che trasportavano due chili di cocaína in uno zaino.

Il Ministro di Giustizia Jorge Macrì, cugino dell' ex mandatario ed indagato dalla giustizia, ha criticato il governo nazionale sollecitando "una tecnologia più efficiente per affrontare il crimine". "Inoltre - ha aggiunto -" siamo preoccupati per i delinquenti che sono detenuti nei commissariati" e ha richiesto che " il Servizio Penitenziario Federale trasferisca questi delinquenti dove devono stare, ovvero nei carceri federali".

Questo venerdì sono stati sequestrati anche 112 chili di cocaína a Salta, all'interno di un furgone abbandonato a bordo strada. La destinazione della droga, secondo le ipotesi degli investigatori, era la Città Autonoma di Buenos Aires.

Foto © Carlos Greco (Ministero della Giustizia e Sicurezza GCBA)

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