Juan Orlando Hernández: su di lui pendeva un mandato di cattura negli Stati Uniti
Nelle ultime ore l'ex presidente dell’Honduras, Juan Orlando Hernández (in foto), è stato fermato, nel corso di una maxi operazione di polizia, nella sua residenza personale, nella capitale. L'ex presidente era ricercato dagli Stati Uniti per reati legati al narcotraffico. Suo fratello, Antonio Hernández, era stato condannato dalla giustizia nordamericana all’ergastolo per narcotraffico nel marzo del 2021.
Alcuni giorni dopo il cambio di Governo e l’elezione della nuova presidentessa Xiomara Castro, il Governo degli Stati Uniti emise, attraverso il suo Ministero di Relazioni Estere, domanda di estradizione per l’ex presidente, accusato di fare parte di un gruppo armato dedito al traffico di stupefacenti. Hernández aveva mantenuto buone relazioni diplomatiche con il paese del nord durante la gestione di Trump. È intuibile che i tempi processuali siano strettamente connessi alle oscillazioni della politica. Le autorità yankee stimano che dal 2004 siano entrati nel paese oltre 500 tonnellate di cocaina proveniente dalla Colombia.
La Corte Suprema di Giustizia honduregna ha incaricato il giudice Edwin Francisco Ortez Cruz di rendere effettivo il mandato di cattura. Da lunedì, oltre 600 poliziotti, di diverse forze di sicurezza, coordinati da agenti della DEA - l'agenzia antidroga degli Stati Uniti -, hanno circondato la residenza dell'ex presidente. Nel frattempo erano in corso negoziazioni con gli avvocati dopo che questi avevano dichiarato la sua intenzione di mettersi a disposizione e collaborare con la giustizia.
L'ex presidente Hernández è stato portato via dalla sua proprietà ammanettato piedi e mani, e trasferito in un'automobile blindata verso il luogo di detenzione. È importante sottolineare che Hernández, dopo aver lasciato la poltrona presidenziale, era diventato rappresentante dell’Honduras nel Parlamento centroamericano.
Suo fratello, Antonio Hernández, era stato arrestato a Miami, negli Stati Uniti, nel 2018. Al momento dell’arresto, 'Tony' era deputato per il dipartimento di Lempira. Durante il processo emerse che parte della logistica del traffico di droga sarebbe realizzata da personale legato allo Stato onduregno.
Foto © Presidencia El Salvador