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Gli sforzi degli Stati Uniti per porre fine al traffico di droga durante la loro presenza militare in Afghanistan non solo non hanno raggiunto il loro obiettivo, ma la produzione di stupefacenti nel paese dell'Asia centrale è cresciuta in modo esponenziale. Lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev in un'intervista pubblicata questo giovedì su Izvestia. "Invece di combattere il traffico di droga durante due decenni di controllo politico-militare dell'Afghanistan, gli Stati Uniti hanno lanciato un progetto per creare un laboratorio di droga su scala mondiale. La produzione di oppiacei si è moltiplicata di oltre 40 volte", ha affermato l'alto funzionario ricordando che tra gli obbiettivi di Washington in Afghanistan c'erano anche la lotta al terrorismo internazionale e l'addestramento delle truppe afghane.
"In realtà, durante la presenza delle forze statunitensi, il numero di attacchi è cresciuto in modo significativo", ha detto Patrushev, sottolineando che organizzazioni terroristiche come Al Qaeda, lo Stato islamico o il Partito islamico del Turkestan utilizzano il territorio afghano come base per agire in altri paesi dell'Asia centrale, nonché in India, nella regione cinese dello Xinjiang o in Iran.
D'altra parte, il funzionario ha ricordato anche che per alcune personalità residenti negli Stati Uniti la guerra in Afghanistan è diventata una "miniera d'oro", poiché il complesso militare-industriale e gli appaltatori privati ​​hanno tratto grande vantaggio economico dalla situazione.
"Spendendo ingenti somme per mantenere le proprie truppe, gli Stati Uniti non hanno creato infrastrutture sociali o imprese civili allo stesso tempo. Agli afgani comuni resta solo la devastazione. Lo sviluppo del paese è regredito di decenni", ha detto il funzionario russo, assicurando che "non ci sono le premesse" per quanto riguarda un eventuale ingresso di contingenti russi in Afghanistan. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo ha indicato che Mosca cercherà di contribuire alla risoluzione del conflitto attraverso contatti politici e diplomatici. Inoltre, ha indicato che il governo russo è pronto a dialogare con quelle forze che "hanno la volontà del popolo afghano" per rendere il Paese uno Stato "forte e prospero".

Foto © Imagoeconomica

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