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La leader del clan Buscarón è riuscita ad estendere il suo dominio su diverse zone della capitale uruguaiana Si appropriava di abitazioni in cambio di droghe

"Holstein" è il nome dell’operazione di polizia che ha portato all’arresto di Angelina "Pita" Figueroa Buscarón. Da dicembre del 2020, personale della DGRTID (Direzione Generale per il Controllo del Traffico Illegale di Droghe) seguiva i movimenti della "Regina Narco" e le sue azioni criminose. La donna era diventata, dopo una vita dedicata alle attività illecite, in leader del traffico di stupefacenti del quartiere Maroñas, il quartiere dove abitava e dove svolgeva i suoi traffici illeciti.
"Pita", una donna di 49 anni e madre di tre figli, sospettati di fare anche loro parte della banda criminale, controllava i punti vendita della droga dei quartieri Hipódromo, Ituzaingó, Cerrito de la Victoria e Punta de Rieles. Il carico di droga che riceveva dall'estero veniva frazionato da persone che reclutava in contesti socioeconomici "critici" ed era venduta nei punti vendita della sua proprietà. La donna è responsabile inoltre di alimentare scontri armati per la disputa di territori con altri gruppi della delinquenza organizzata.
Il modus operandi di Angelina Figueroa consisteva nell’offrire piccoli "aiuti" ai vicini, in modo di guadagnarsi il rispetto e il favore del quartiere. Così, convinceva molte persone a lavorare con lei nella vendita di droghe. Approfittava della difficoltà economica di queste persone, per riuscire nel suo obiettivo in cambio di dare loro droga. Con questo suo modus operandi Figueroa è riuscita a appropriarsi di varie case, che appartenevano a persone di basse risorse rialloggiate dallo Stato. Riusciva a convincerli a cedere le loro abitazioni a cambio di droga. È così che le sue proprietà e controllo territoriale si sono estese imponendo la sua influenza in almeno quattro quartieri della capitale dell'Uruguay. Poi cedeva quelle abitazioni a persone che lavoravano per lei. Ma non è tutto: in un’occasione, appropriandosi di una casa che faceva parte di un complesso residenziale, ordinò di chiudere tutta la proprietà.
È arrivata a guadagnare sino a 30 mila pesos al giorno, frutto della vendita di cocaina, marijuana e pasta base. Aveva anche un’automobile di lusso che le è stata sequestrata durante una delle perquisizioni nelle sue proprietà. La polizia ha inoltre sequestrato droghe, armi, denaro e cellulari. Nonostante Figueroa abbia dei precedenti penali e 51 segnalazioni - con istruttoria per omicidio inclusa -, adesso sta scontando in carcere una pena di tre anni e mezzo per traffico di droga. Due uomini di 52 e 54 anni, anche loro fermati durante l’operazione, uno accusato di vendita di droghe e l'altro di traffico interno di armi, sono il primo in carcere e il secondo in libertà vigilata.

Foto tratta da UNICOM Ministero dell'Interno

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