Il governo statunitense continua la sua offensiva contro il traffico di fentanyl che, negli ultimi anni, ha causato una devastante crisi sanitaria con centinaia di migliaia di morti per overdose in tutto il Nord America. Questa volta, sotto tiro c’è La Línea, potente gruppo criminale messicano con radici nel Chihuahua, sospettato di gestire rotte transfrontaliere del narcotico verso gli Stati Uniti. Il 31 ottobre, il Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato sanzioni economiche contro quattro membri di spicco e due imprese legate a La Línea, accusati di essere parte di un’alleanza criminale con il Cartello Jalisco Nueva Generación (CJNG), uno dei più pericolosi cartelli della droga. Le sanzioni colpiscono Jorge Adrián Ortega Gallegos, Jesús Salas Aguayo, Josefa Yadira Carrasco Leyva e Adrián Aguayo, sospettati di controllare le operazioni del gruppo in diverse aree del Chihuahua. Le autorità statunitensi ritengono che La Línea, originariamente nata come braccio armato del Cartello di Juárez, operi oggi in autonomia e gestisca la movimentazione di ingenti quantità di fentanyl, cocaina e metanfetamine oltre il confine. La formazione di una rete con il CJNG, avvenuta nel settembre 2023, avrebbe garantito al gruppo rifornimenti costanti e ampliato il controllo delle rotte di traffico verso il Texas, attraverso le quali la droga raggiunge il mercato statunitense. “Se La Línea continuerà a contribuire alla diffusione letale del fentanyl nelle nostre comunità, il Dipartimento del Tesoro userà tutte le risorse a disposizione per fermarla,” ha dichiarato Wally Adeyemo, vice segretario del Tesoro degli Stati Uniti.
La sfida della frontiera: nuove rotte per il fentanyl
La guerra al narcotraffico si combatte anche sul confine tra El Paso e Ciudad Juárez, dove la polizia locale, l’esercito messicano e l’ufficio del Procuratore di Stato del Chihuahua hanno aumentato i sequestri di fentanyl. Dal 2019, i sequestri nella regione sono cresciuti esponenzialmente, con la droga che raggiunge i confini statunitensi in quantità record. Solo a El Paso, l’agenzia doganale statunitense ha registrato un incremento dell’800% nelle quantità di fentanyl intercettato tra il 2020 e il 2021, dati che confermano la nuova rotta come uno dei principali accessi del narcotico nel Paese. A Ciudad Juárez, il responsabile della polizia municipale, Jesús Moctezuma Sánchez, ha dichiarato che “il fentanyl arriva in grandi spedizioni, con pacchi contenenti fino a mille pillole destinate agli Stati Uniti”. Tuttavia, la polizia locale sta registrando un fenomeno singolare: a differenza di altre città di frontiera, il consumo di fentanyl a Ciudad Juárez non è aumentato in modo parallelo al traffico. Si pensa che La Línea stia controllando attivamente il mercato locale, scoraggiando la vendita di fentanyl nella città per evitare conflitti con altri gruppi e scongiurare picchi di overdose che attirerebbero l’attenzione delle autorità. Numerosi operatori sanitari e consumatori di droga intervistati nella città messicana confermano la pressione esercitata dal gruppo per limitare la diffusione del fentanyl sul territorio. “Vengono sorvegliati i punti di vendita e consumo, e chi viene sorpreso a cercare fentanyl viene punito severamente,” ha raccontato un consumatore di eroina. Le ragioni non sono del tutto chiare: potrebbe trattarsi di una tattica per mantenere l’ordine nel mercato locale e assicurare che il fentanyl venga esportato principalmente negli Stati Uniti.