Le Figaro: l’Europa non ha i mezzi e la volontà politica di sostenere il Paese. Ad Avdiivka è iniziata l’ultima battaglia per difendere il Donbass
Il capitolo “Ucraina” volge progressivamente alla chiusura per l’agenda di Washington, che ora può glorificarsi al massimo di garantire lauti proventi all’industria bellica nazionale.
“Se si guarda agli investimenti di capitale che abbiamo fatto per la difesa dell'Ucraina, è chiaro che il 90% dell'assistenza militare che abbiamo fornito è stato effettivamente speso qui negli Stati Uniti con i nostri produttori, e questo ha portato a più posti di lavoro americani, più crescita nella nostra economia. Quindi è un vantaggio sia per noi che per loro. Dobbiamo continuare così”, ha dichiarato, nel merito, il Segretario di Stato Antony Blinken, senza menzionare le decine di migliaia di ucraini falcidiati per rinvigorire l’economia statunitense.
L’obiettivo strategico di piegare la Russia, tuttavia, dopo il deragliamento della controffensiva estiva appare ben lontano dall’essere raggiunto oramai passando per Kiev.
“Il tema dell'Ucraina è passato in secondo piano. I media occidentali sono passati al Medio Oriente, mentre i membri del Congresso degli Stati Uniti hanno deciso di usare la situazione del Paese per promuovere i propri interessi di parte”, hanno scritto il colonnello dell'esercito americano in pensione Jonathan Suit e l'economista Mark Toth in un articolo per il quotidiano The Hill.
Anche all'interno della NATO e dell'UE c'è orami una spaccatura sul sostegno a Kiev. In diversi Paesi europei sono saliti al potere "populisti" che si rifiutano categoricamente di consegnare armi o denaro al governo di Zelensky. Secondo la pubblicazione, Putin è consapevole di questa tendenza e intende attenersi all'attuale strategia militare e aspettare che l'Occidente, soprattutto Washington, perda interesse completo nel conflitto.
Allo stesso tempo, "la finestra di opportunità si sta chiudendo" per l'Ucraina, che deve fare urgentemente qualcosa per riconquistare l'attenzione dell'America", sostengono Suit e Toth.
Nel frattempo l'agenzia RND, citando uno studio del rinomato Istituto di Kiel per l'economia mondiale (IfW), riferisce che i finanziamenti occidentali a Kiev sono scesi dell'87% tra agosto e ottobre di quest'anno e sono solo leggermente superiori ai dati del gennaio 2022, dunque mostrano il "livello più basso" dall'inizio del conflitto.
Ad Avdiivka è iniziata l’ultima battaglia per difendere il Donbass
L’accerchiamento è quasi completo, mentre l’ultima battaglia disperata per la difesa è appena iniziata. È questo il clima che si respira nella città di Avdiivka, secondo il Times, che scrive di un esercito ucraino ormai praticamente circondato. Il giornalista Maxim Tucker presenta l’imminente caduta della città come una catastrofe totale per il fronte poiché, dopo di essa, i russi saranno in grado di muoversi liberamente su Dnipropetrovsk e persino su Kiev.
I rapporti di prima linea evocano un quadro drammatico dal punto di vista dell’equipaggiamento bellico utile alla difesa.
“In estate avevamo dieci volte più munizioni e di migliore qualità. I proiettili americani vengono consegnati in lotti di peso quasi uguale, il che rende più facile regolare il fuoco e riduce il numero di proiettili inesplosi. Ora abbiamo proiettili provenienti da tutto il mondo e di qualità diversa, e in tre giorni riceviamo solo 15 pezzi. La scorsa settimana abbiamo ricevuto una spedizione piena di proiettili a salve”, afferma un soldato dell’AFU.
Come riporta l’analista militare del Bild Julian Repke, nelle ultime ore, l’esercito russo è riuscito ad entrare ad Avdiivka nella zona delle dacie a sud di Krasnogorovka.
"Ciò non significa necessariamente che la città cadrà presto. La battaglia dura solo 2 mesi. Bakhmut durò 8 mesi”, scrive Repke.
A sud-est invece i commissari militari di Mosca riferiscono che, dopo aver preso il controllo della zona industriale, le forze armate RF hanno creato un trampolino di lancio per un’ulteriore offensiva.
"Dopo il trasferimento di ulteriori forze nella zona industriale nel sud-est di Avdiivka, le truppe russe hanno ripreso le operazioni offensive attive con il supporto di veicoli corazzati nelle direzioni occidentale, nordoccidentale e settentrionale”, affermano gli analisti militari di Kiev.
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