Il cofondatore dei Pink Floyd: “Lobby israeliane hanno organizzato questo boicottaggio”
Questo articolo, che riproponiamo ai nostri lettori, è stato scritto in data 16-11-2023.
Il cofondatore dei Pink Floyd Roger Waters è stato respinto dagli alloggi di Buenos Aires e Montevideo, dove aveva programmato dei concerti nei prossimi giorni.
La causa?
Aver condannato il genocidio dello Stato di Israele nella Striscia di Gaza.
Il musicista, in un'intervista pubblicata dal giornale argentino Página/12 ha dichiarato di essere "furioso" per la situazione perché non ha "dove stare" e per aver dovuto annullare un incontro con l'ex presidente uruguaiano José 'Pepe' Mujica, che considera "amico".
"Devo volare lì direttamente il giorno dello spettacolo, il venerdì 17. E avevo un appuntamento per cena il 16 con Mujica. E non posso andare, non posso avere la mia cena con Mujica" perché in "qualche modo questi idioti delle 'lobby' israeliane sono riusciti a corrompere tutti gli hotel a Buenos Aires e Montevideo e hanno organizzato questo straordinario boicottaggio basato su maliziose bugie che raccontano su di me".
Waters ha comunicato che la sua prenotazione presso l'hotel Faena di Buenos Aires è stata annullata con la scusa che la camera era in fase di ristrutturazione. Di fronte all'annullamento, l'artista ha effettuato una nuova prenotazione di dieci camere, per il periodo compreso tra il 13 e il 22 novembre, presso l'hotel Alvear, che è stata cancellata poche ore dopo.
Una situazione simile si è verificata in Uruguay. Lì, l'hotel Sofitel della capitale ha ricevuto una lettera dal presidente del Comitato Centrale Israelita locale, Roby Schindler, per esercitare pressioni su una delle sue autorità affinché non lo riceva. "Forse non lo sa, e non lo biasimo per questo, che Roger Waters è un misogino, xenofobo e antisemita, che sfrutta la sua fama di artista per mentire e vomitare il suo odio verso Israele e tutti gli ebrei", si legge nella lettera.
E ha aggiunto: "Accogliendolo, sarà, che lo voglia o no, un propagatore dell'odio che questo signore diffonde e contribuirà ad aumentare la giudeofobia".
L'autore di opere musicali iconiche come il mitico album 'The Wall' ha risposto alle critiche e ha mantenuto la sua richiesta di fermare lo "sconcertante sfogo genocida" di Israele.
"Questa gente, i Roby Schindler di questo mondo, cerca di silenziarmi perché credo nei diritti umani e loro no. Sono una società coloniale a cui niente impedisce, nemmeno l'omicidio di massa, di proclamare la loro supremazia su altri popoli e altre religioni", ha contestato Waters. Da San Paolo ha respinto le accuse e ha confermato la sua condanna dello Stato israeliano, colpevole, secondo lui, di "pulizia etnica" da 75 anni, così come dei bombardamenti su Gaza e della morte di 4.000 bambini e neonati.
"So perfettamente cosa provo nel cuore, e non ho mai avuto un pensiero antisemita in tutta la mia vita. Quello che condanno è ciò che fa il governo israeliano, e lo condurrò perché è sbagliato, ed è stato sbagliato fin dall'inizio. Bene, il tempo è scaduto: Fermate il genocidio ora! Il modo più facile è farmi passare come antisemita, ed è perché non hanno una bussola morale, non possono avere un argomento solido dal lato israeliano della questione. Stanno commettendo omicidi, stanno commettendo genocidio, stanno oppressando un altro popolo", ha denunciato.
Il musicista si esibirà il 17 novembre allo Stadio Centenario di Montevideo e il 21 e 22 novembre allo stadio di River Plate, a Buenos Aires.
ARTICOLI CORRELATI
Genocidio a Gaza, Roger Waters: ''Perché uccidono bambini? Israele deve rispondere di questo!''
Roger Waters contro Israele: ''Uccide i palestinesi con il permesso di Usa, Uk e Ue''
Roger Waters, Yanis Varoufakis e Stella Morris a Belmarsh: ''Assange libero ora!''