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Amanda Jara commenta gli sforzi di Boric per la ricerca di giustizia e verità sul golpe: “Elogio la volontà politica, spero non siano solo annunci”

"Il nocciolo della questione" per trovare gli oltre 1.100 desaparecidos della dittatura cilena di Augusto Pinochet i cui corpi non sono ancora stati ritrovati è che "le forze armate non hanno mai dato informazioni", dunque "l'appello va fatto alle forze armate affinché consegnino tutte le informazioni". Ad affermarlo a LaPresse è Amanda Jara, figlia di Victor Jara, intervistata in occasione del 50esimo anniversario del golpe con cui l'11 settembre del 1973 il generale Augusto Pinochet pose fine al governo democraticamente dell'allora presidente Salvador Allende. Il cantautore fu arrestato dai militari subito dopo il golpe, portato nell'Estadio de Chile a Santiago, oggi a lui intitolato, e fu torturato e ucciso. Commentando il Piano nazionale lanciato dal presidente cileno Gabriel Boric per cercare le oltre 1.100 persone ancora desaparecidas, compito finora portato avanti da familiari delle vittime e gruppi per i diritti umani, Amanda Jara ha detto: "Le forze armate non hanno mai dato informazioni, è lì il nocciolo della questione. Elogio la volontà politica di questo momento, spero che non siano solo annunci ma che ci saranno anche risorse economiche e talenti umani perché questo è un compito multidisciplinare fra scienziati, storici. Le forze armate non hanno mai consegnato informazioni e lì ci sono informazioni. I 1.100 corpi che mancano sono corpi di persone amate dalle loro famiglie, che ancora non si trovano. L'appello è alle forze armate perché consegnino tutte le informazioni".
Amanda Jara ha fatto poi riferimento alle recenti condanne imposte a 7 ex militari per l'uccisione del padre: "I condannati nel caso di mio papà non hanno mai consegnato nessuna informazione. Si sono sempre dichiarati innocenti, hanno detto che non c'erano, che c'erano solo per un giorno, è stato un lavoro molto complesso arrivare a questa verità giudiziaria, quindi immaginiamo come sia per le persone che ancora non sono state trovate", ha detto a LaPresse. Il corpo di Victor Jara fu trovato qualche giorno dopo il golpe vicino a un cimitero di Santiago. A riconoscere il cadavere del famoso cantautore nell'obitorio dove in quei giorni arrivarono decine di corpi fu Hector Herrera, allora 23enne, ex funzionario del Registro civil che i militari avevano trasferito all'Istituto medico legale, che decise di correre un rischio e il 18 settembre si presentò alla porta di casa Jara avvertendo appunto la moglie di Victor Jara, Joan, e salvando così il cadavere dalle fosse comuni. Lo scorso 28 agosto la Corte suprema del Cile ha condannato in via definitiva 7 ex militari in pensione per il sequestro e l'omicidio del cantautore. Uno dei 7, Hernan Chacon, si è tolto la vita prima di essere arrestato. Per un altro degli accusati come responsabile dell'omicidio di Victor Jara, Pedro Barrientos, il Cile ha chiesto l'estradizione dagli Stati Uniti.

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