Le diplomazie di Stati Uniti e Cina sono al lavoro per un incontro tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping nel prossimo mese di novembre. E' quanto emerge da una riunione organizzata ieri al dipartimento di Stato di Washington cui hanno preso parte per gli Usa l'assistente segretario di Stato per gli affari dell'Asia orientale e del Pacifico, Daniel Kritenbrink, e la direttrice per gli affari della Cina e di Taiwan del Consiglio per la sicurezza nazionale, Sarah Beran, e per Pechino il direttore del dipartimento per gli affari del Nord America e dell'Oceania, Yang Tao. "Le due parti hanno avuto una discussione franca e produttiva nel quadro degli sforzi in corso per mantenere aperte le linee di comunicazione", si legge in una breve nota del dipartimento di Stato, secondo cui in agenda hanno avuto spazio "questioni bilaterali, regionali e globali, inclusa la guerra della Russia contro l'Ucraina e la situazione nello Stretto di Taiwan". Si tratta, scrive oggi il quotidiano di Hong Kong "South China Morning Post", dell'ultimo di una serie di tentativi effettuati negli ultimi otto mesi dalle due diplomazie per porre un freno al deterioramento delle relazioni tra Usa e Cina. Tali sforzi potrebbero culminare in un incontro tra i due presidenti in occasione della visita che Xi potrebbe effettuare a San Francisco in occasione del vertice della Cooperazione economica dell'Asia-Pacifico (Apec), in programma dal 12 al 18 novembre prossimi.
Biden e Xi avevano delineato lo scorso novembre a Bali, a margine del summit del G20 in Indonesia, un'agenda per il ripristino di linee di comunicazione sicure tra i vertici dei rispettivi governi e delle rispettive forze armate, con l'obiettivo d'impedire che le tensioni tra le due superpotenze possano degenerare in un conflitto aperto, in particolare in zone calde come lo Stretto di Taiwan o il Mar Cinese Meridionale. Il percorso indicato dai due presidenti si è tuttavia rivelato difficile e accidentato, in particolare dopo l'abbattimento di un presunto pallone-spia cinese sui cieli degli Stati Uniti e la conseguente decisione del segretario di Stato Antony Blinken di cancellare una visita a Pechino in programma lo scorso febbraio. Il capo della diplomazia di Washington si è poi effettivamente recato in Cina quattro mesi dopo, seguito a stretto giro di posta dalla segretaria al Tesoro Janet Yellen e dall'inviato per il Clima John Kerry. I tentativi di distensione potrebbero pero' essere ostacolati anche dall'improvvisa sparizione del ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, già ambasciatore a Washington, che la scorsa settimana è stato ufficialmente sostituito ad interim dal suo predecessore, Wang Yi, che è anche responsabile della politica estera del Partito comunista cinese. Proprio Qin, scrive il "South China Morning Post", avrebbe dovuto recarsi in visita negli Stati Uniti nelle prossime settimane per preparare l'arrivo di Xi Jinping al vertice Apec di San Francisco. E' probabile, secondo gli analisti, che tale compito venga ora affidato a Wang.

Usa-Cina: diplomazie al lavoro per incontro tra presidenti Biden e Xi a novembre
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