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Il giudice Goodman ha stabilito che il tycoon non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, incriminato due volte in pochi mesi, ha respinto tutte le 37 accuse a suo carico. Di queste, la maggior parte vedrebbero l’ex presidente USA accusato di aver portato via dalla Casa Bianca documenti riservati e destinati invece al National Archives (Archivio di Stato americano). Durante l’udienza, durata poco più di mezz’ora, al tribunale di Miami, i legali di Trump hanno infatti presentato al giudice Jonathan Goodman una dichiarazione di non colpevolezza. All’interno dell’aula, con un'ordinanza dell'ultimo minuto, non sono state ammesse telecamere e registratori, inoltre, ai giornalisti non è stato concesso di portare computer nemmeno per prendere appunti. Tuttavia, i giornalisti presenti hanno descritto Trump come profondamente irritato e “scuro in volto”, mentre ascoltava “con le braccia conserte” la lettura dei capi d'imputazione, tra i quali: violazione della legge contro lo spionaggio e ostruzione della giustizia. Al pari di un qualsiasi criminale, anche a Trump sono state prese le impronte digitali e chiesto di compilare i documenti previsti dalla legge americana; tuttavia, al tycoon sono state risparmiate le manette e le foto segnaletiche per evitare strumentalizzazioni o spettacolarizzazioni, evitando dunque di fomentare la rabbia degli estremisti Proud Boys, artefici dell'insurrezione del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. Ad ogni modo, dopo due ore circa, Trump è stato rilasciato senza condizioni, dal momento che il giudice Goodman ha stabilito che l’ex presidente statunitense non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare, ma non è autorizzato a parlare con i testimoni che riguardano l'inchiesta. A dichiararsi non colpevole è stato anche Walt Nauta, l’assistente di Trump accusato di aver nascosto le scatole contenenti i documenti top secret e di aver mentito nel merito all'Fbi a maggio del 2022.  Intanto, Donald Trump, continua a giocare in attacco e non sembra essere minimamente intenzionato a interrompere la sua corsa per la Casa Bianca per il 2024. Trump ha dichiarato che non si ritirerà dalla corsa per il 2024 nemmeno se dovesse essere condannato. Infatti, nessuna legge americana gli impedisce di potersi candidare alla guida del Paese, anche nel caso in cui dovesse essere incarcerato. Pochi minuti prima di entrare in tribunale, attraverso il suo social Truth, l’ex presidente Trump ha lanciato un duro attacco contro l'establishment americano: “Smith è un delinquente, un pazzo della destra radicale e un ‘Trump Hater’, come lo sono tutti i suoi amici e la sua famiglia”. Inoltre, Trump ha accusato l’amministrazione Biden di aver ordito un complotto attraverso il dipartimento di Giustizia che avrebbe “messo apposta le carte negli scatoloni”. E ancora: “Questo è un giorno triste per l'America. Siamo una nazione in declino, questa è una caccia alle streghe”. Fuori dal tribunale statunitense, numerosi sostenitori di Trump hanno atteso per salutare il loro beniamino sventolando bandiere con lo slogan ‘Make America Great Again’.

Fonte: Ansa

Foto © Imagoeconomica

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