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Il presidente ha chiesto e ottenuto da Xi Jin Ping la promessa di telefonare Zelensky

Un colloquio “importante”. Il Cremlino ha definito così l’incontro avvenuto giovedì a Pechino tra il presidente cinese Xi Jinping, quello francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Per l’Unione Europea il meeting in estremo Oriente del leader francese, che viene da settimane di fuoco per le proteste in corso sulla riforma delle pensioni in Francia, rappresenta una delle ultime speranze di pace in Europa. Armato di buone intenzioni, Macron ha spiegato che “un ruolo primario” per la fine del conflitto ucraino dovrà svolgerlo Xi. In visita insieme alla presidente della Commissione europea, il presidente francese è arrivato in Cina per cementare basi di relazioni meno rischiose, rimodulare il commercio col Dragone e tentare il passo nei negoziati internazionali. Il “risiko” della tregua per Kiev è stato su più tavoli in questi giorni. Un cessate il fuoco lo richiederà di nuovo anche Minsk: giusto mercoledì è venuto in visita a Mosca il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko.
La sfida francese per trovare una soluzione condivisa alla guerra è stata tuttavia tradita dal Cremlino. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, non ha promesso soluzioni: “Non esistono prospettive di negoziato”. “La guerra calda è ormai contro gli Usa”, “Washington gioca col fuoco”, ha chiosato poco dopo il viceministro degli Esteri, Sergey Ryabkov. Dopo la bomba esplosa nel cuore della sua città natale, San Pietroburgo, anche Putin è tornato ad accusare l’Ovest: “Gli 007 occidentali sono dietro il terrorismo in Russia”. “Federazione e Stati Uniti sono ormai in crisi profonda, gli Usa hanno sostenuto il colpo di Stato a Kiev e le rivoluzioni colorate nelle ex repubbliche sovietiche”.
Intanto, però, il presidente ha chiesto a Xi Jin Ping di accettare la telefonata di “Zelensky in modo da giocare il ruolo di portatore di pace”. Su questa richiesta ha fatto endorsement anche la von der Leyen. “Ho incoraggiato il presidente Xi Jinping a contattare il presidente Zelensky”. Da Xi è arrivata la promessa che questa telefonata con il leader ucraino si farà.
Nel corso del vertice di Pechino, Xi Jinping ha spiegato a Macron che un accordo politico è l'unica via d'uscita dalla crisi ucraina e che le parti devono incontrarsi a metà strada. I due hanno poi auspicato il ritorno alla pace tra Russia e Ucraina e alla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Xi Jinping finora non ha mai parlato a Zelensky, ma invece il 20 marzo scorso ha fatto visita a Putin a Mosca in nome di un'"alleanza" che preoccupa l’Ucraina e l’Occidente, in particolare se la Cina dovesse impegnarsi nel conflitto fornendo armi alla Russia.
Sul punto fonti diplomatiche francesi indicano che Macron, nel colloquio privato con XI Jinping, “ha fatto pressione su di lui perché non consegni alla Russia niente che possa esserle utile nella sua guerra contro l’Ucraina”, ma non ci sono commenti da parte cinese.
Più dura nei toni rispetto a Macron, von der Leyen ha ribadito che l’Ue conta “sul fatto che la Cina non fornisca alcun equipaggiamento militare alla Russia» perché «danneggerebbe i nostri rapporti in modo significativo”. Von der leyn ha spiegato anche che con il presidente Xi Jinping è stato “sollevato” il punto della situazione nello stretto di Taiwan, dove “abbiamo un interesse molto chiaro a preservare la stabilità, la pace e lo status quo”.

Foto © Imagoeconomica

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