"Israele possiede le armi nucleari". Ad affermarlo nei giorni scorsi è stato l'ex primo ministro israeliano Ehud Barak nonostante la politica di lunga data di Tel Aviv di mantenere l'ambiguità sulla questione.
"A noi suona strano ma nelle conversazioni tra israeliani e diplomatici occidentali emergono profonde preoccupazioni circa la possibilità che, se il golpe in Israele dovesse riuscire, si instauri una dittatura messianica nel cuore del Medio Oriente, che dispone di armi nucleari, e desidera fanaticamente un confronto con Islam incentrato sul Monte del Tempio. Ai loro occhi è davvero spaventoso. Non succederà", aveva scritto su Twitter nei giorni scorsi commentando la crisi intestina in Israele in seguito alle contestazioni contro il progetto di riforma della giustizia promosso dal governo di estrema destra di "Bibi" Netanyahu. Le parole di Barak, dunque, - che ha guidato il Paese dal 17 maggio 1999 e il 7 marzo 2001 - squarciano il velo di ambiguità sul possesso di armi nucleari da parte di Israele. Quest'ultimo, inoltre, non ha mai aderito al Trattato di Non-Proliferazione, così come l'India e il Pakistan (la Corea del Nord si è ritirata).
Foto © World Economic Forum/Remy Steinegger
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