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Con lo spettacolare lancio di centinaia di paracadutisti sulla regione di Castres, nel sud della Francia, è scattata l'esercitazione militare interarmi Orion 23, di dimensioni inedite negli ultimi anni, che solo in questa prima fase vede schierati 7.000 militari francesi e dei paesi alleati (presenti anche gli italiani).
A riportare la notizia alcune agenzie, tra cui l'ANSA. 
Nell'esercitazione, viene simulato uno sbarco in forze in un paese minacciato da truppe nemiche. L'esercitazione Orion, che si svolgerà fino all'11 marzo in 14 dipartimenti francesi, simula in particolare l'intervento in "Arnland" (nome dato ad un ipotetico paese di sbarco) destabilizzato da milizie nemiche di una potenza nemica e confinante, battezzata "Mercure". "L'obiettivo di questo ruolo di 'primi a sbarcare' - spiega il generale Benoit Desmeules, comandante dell'11/a brigata paracadutisti - è quello di offrire alle altre forze alleate una porta d'ingresso per consentire loro il dispiegamento". L'ufficiale assicura che l'aspetto e le modalità dell'esercitazione militare su così ampia scala sono "piuttosto inedite" negli ultimi anni in Europa. In effetti, manovre del genere sono piuttosto rare: "le ultime operazioni anfibie condotte dalla Francia riguardavano evacuazioni di cittadini, in Yemen nel 2015 e in Costa d'Avorio nel 2012", ricorda il tenente di vascello Dewy. Prevista fin dal 2020, l'operazione Orion assume oggi un significato ancora più impressionante, in particolare per le popolazioni della regione, dopo il ritorno della guerra in Europa. In molti accostano le milizie di "Mercure" che destabilizzano l'immaginaria regione "Arnland" a quelle del gruppo filorusso Wagner. L'operazione con cui ha avuto inizio Orion è stata avviata da 6 aerei da trasporto militari A400M, e preceduta da azioni navali nel Mediterraneo, dove incrociano 30 navi della Marina nazionale fra le quali la portaerei nucleare Charles de Gaulle e due portaelicotteri anfibi. Previsto uno sbarco anfibio sulla costa mediterranea che coinvolgerà tutte le componenti delle forze armate (terra, mare, aria, spazio e 'cyber'). Sono presenti soldati di Germania, Gran Bretagna, Belgio, Italia, Spagna e Stati Uniti. Da quanto si apprende per la Francia si tratta anche di riprendere confidenza operativa, dopo due decenni di lotta antijihadista, con ipotesi di ingaggio su grande scala contro un avversario alla pari, schierato sul terreno. Uno scenario che è stato studiato per 3 anni a tavolino e del quale la guerra in Ucraina ha dimostrato l'opportunità, sottolineano i vertici della Difesa. In primavera, fino a maggio, una seconda fase dell'esercitazione Orion 23 prevede la simulazione di uno scontro aero-terrestre ad alta intensità contro lo stato "Mercure", con il dispiegamento di 12.000 militari nel nord-est della Francia, in particolare nella regione dello Champagne.

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