I ministri degli Esteri dei Paesi Nato si riuniranno domani e mercoledì a Bucarest, in Romania, per discutere, oltre che l'aumento del sostegno all'Ucraina e le sfide globali alla sicurezza dell'Alleanza, il nodo della dipendenza, per le forniture, dai "regimi autoritari".
Una riunione che, come evidenziato dal padrone di casa, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, arriva in un momento critico per la sicurezza regionale ed euro-atlantica, segnato dalla guerra iniziata dalla Russia in Ucraina e dal suo impatto multidimensionale. "La guerra in Ucraina - ha avvertito il segretario generale Jen Stoltenberg (in foto) - ha dimostrato la nostra pericolosa dipendenza dal gas russo. Quindi dobbiamo valutare la nostra dipendenza da altri regimi autoritari, senza dimenticare la Cina". La prossima riunione, ha aggiunto, cercherà di aprire delle strade "per rafforzare la nostra resilienza e le sfide poste dalla Cina. Pechino non è un avversario. Ma sta intensificando la sua modernizzazione militare, sta aumentando la sua presenza dall'Artico ai Balcani occidentali, dallo spazio al cyberspazio, e sta cercando di controllare le infrastrutture critiche degli alleati della Nato", ha sottolineato ancora il segretario generale in un riferimento agli armamenti moderni che Pechino sta acquisendo o alla progettazione di armi nucleari a lungo raggio.
Allo stesso tempo, ha aggiunto Stoltenberg, "vediamo una collaborazione più stretta tra Cina e Russia".
La Cina, un Paese che "non condivide i nostri valori" e incorre in "violazioni dei diritti umani" o nella "repressione" di proteste, democratici, attivisti o giornalisti, ma allo stesso tempo cerca di "controllare le infrastrutture critiche", come le reti di comunicazione 5G, ha avvertito Stoltenberg.
Al vertice Nato dello scorso giugno a Madrid, gli alleati hanno approvato un nuovo Concetto strategico, la strategia dell'Alleanza per il prossimo decennio, che mette al centro la "sfida" che la Cina pone alla sicurezza. "Quello di Bucarest - ha ricordato il ministro degli Esteri romeno - è il primo incontro della Nato ad alto livello in uno Stato del fianco orientale, prima linea di difesa dell'Alleanza dall'inizio della brutale aggressione della Russia contro l'Ucraina.
La riunione segnerà una tappa essenziale nell'operatività del nuovo Concetto strategico". Alle sessioni aperte ai Paesi partner parteciperà, per la prima volta, il ministro degli Esteri della Moldavia; presenti anche Ucraina, Georgia e Bosnia-Erzegovina per discussioni che si concentreranno anche sull'aumento del sostegno a Kiev e sulla difesa del fianco orientale.
A margine della riunione, si incontreranno in formato trilaterale il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu e i suoi omologhi svedese e finlandese per discutere la candidatura di Stoccolma e Helsinki. Ankara accusa i due Paesi scandinavi di fornire un rifugio sicuro ai militanti curdi che considera "terroristi" e al momento si oppone alla loro adesione, nonostante un accordo raggiunto a giugno.
"Il processo sta procedendo positivamente, ma ci sono ancora passi da fare. La Svezia è il Paese che deve fare più passi", ha detto Cavusolglu. Ankara chiede l'estradizione di sospetti terroristi.
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Nato: riunione a Bucarest per sostegno a Kiev e la ''nuova sfida'' chiamata Cina
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