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Di intervento con armi nucleari russe ha parlato anche il New York Times, smentito però da Lavrov e da John Kirby: “Nessun segnale che Mosca stia per usarle”

“L’obiettivo dell’Ucraina di riconquistare tutti i territori che in precedenza le appartenevano” e che ora sono sotto il controllo russo significa “una minaccia all’esistenza del nostro Stato e il crollo della Russia di oggi” pertanto “ciò rappresenta una ragione diretta per l’applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare”. A scriverlo su Telegram è il solito roboante vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev (in foto) che ha ribadito la dottrina militare della Federazione Russa che prevede una clausola, appunto la “clausola 19”, che giustifica l’utilizzo delle armi nucleari nel caso in cui la Russia, e da qualche settimana anche i territori annessi dell’Ucraina, dovesse essere minacciata da una forza estera. Di armi nucleari che i russi sarebbero pronti a impiegare in Ucraina ha parlato anche il New York Times che in un articolo ha rivelato come i vertici militari russi avrebbero valutato ad ottobre la possibilità di usare un'arma nucleare tattica in Ucraina. Notizia smentita dalla Casa Bianca in primis.
Non c’è nessun segnale che la Russia si stia preparando a usare armi nucleari contro l'Ucraina”, ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby aggiungendo di non avere commenti sull'articolo del New York Times: "Siamo stati chiari fin dall'inizio, le parole della Russia sul potenziale uso delle armi nucleari sono profondamente preoccupanti e le prendiamo sul serio. Continuiamo a monitore ma non vediamo indicazioni che la Russia si stia preparando per tale uso". Del resto era lo stesso quotidiano ad aver comunque accennato al fatto che non ci sono evidenze che i russi stiano posizionando armi nucleari o prendendo altre misure per prepararsi a un attacco con un ordigno tattico. Ad ogni modo Mosca ha comunque voluto rispondere a queste illazioni. “Il Cremlino ritiene irresponsabile, da parte di media e funzionari governativi, continuare a ‘promuovereil tema di una presunta discussione in Russia sulla possibilità di utilizzare armi nucleari”, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. "Sia a livello ufficiale che a livello mediatico, c'è un'intenzionale promozione del tema delle armi nucleari. Non abbiamo la minima intenzione di prendervi parte. Lo consideriamo molto, molto irresponsabile", ha denunciato il portavoce. Il ministro degli Steri Sergei Lavrov ha ribadito invece che la Russia ha sottoscritto l’impegno di prevenire una guerra nucleare, ribadendo la volontà di rispettare l'accordo sul non utilizzo delle armi di distruzione di massa raggiunto con Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Francia. "Riaffermiamo pienamente il nostro impegno per la dichiarazione congiunta dei leader dei cinque stati con armi nucleari sulla prevenzione della guerra nucleare e sull'evitare una corsa agli armamenti dal 3 gennaio”, ha dichiarato ha dichiarato l’alto diplomatico in una nota, come riporta Ria Novosti. "Nel campo della deterrenza nucleare la Russia è guidata dal postulato dell'inammissibilità di una guerra nucleare, in cui non ci possono essere vincitori, e le sue linee guida dottrinali sono solo di natura difensiva e non consentono interpretazioni estensive", ha spiegato ancora il ministero degli Esteri russo. "Una reazione con l'uso di armi nucleari è ipoteticamente consentita dalla Russia solo in risposta all'aggressione con armi di distruzione di massa o aggressione con armi convenzionali, quando l'esistenza dello Stato è minacciata", ha tenuto ad aggiungere il ministero russo.

Mosca riprende accordo sul grano ma si riserva di estenderlo
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che la Russia riprenderà la partecipazione all'accordo sul grano: lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti. L'Ucraina ha fornito le “necessarie garanzie scritte per non utilizzare il corridoio del grano nel Mar Nero per operazioni di combattimento contro la Russia”, che sono state ottenute "attraverso la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite".
Le Nazioni Unite hanno ringraziato la Turchia per la mediazione offerta da Ankara. "Accolgo il ritorno della Federazione Russa nell'attuazione dell'iniziativa del Mar Nero sul grano per facilitare l'esportazione di cibo e fertilizzanti dall'Ucraina. Sono grato all'assistenza turca. Attendo con impazienza di lavorare ancora con tutti i partecipanti all'iniziativa", ha scritto su Twitter il coordinatore Onu dell'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini Amir Abdulla. Il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha dichiarato che si aspetta che il traffico marittimo lungo il corridoio per il grano sul Mar Nero riprenda domani, 3 novembre. "Giovedì 3 novembre, 8 navi con prodotti agricoli dovrebbero attraversare il corridoio del grano. Abbiamo ricevuto conferma dall'Onu", ha twittato Kubrakov secondo Novaya Gazeta Europa.


grano campo deposit

Foto: it.depositphotos.com


Mosca aveva sospeso l'accordo dopo un attacco con droni alla sua flotta nel Mar Nero, in Crimea.
Ma il fatto che la Russia abbia deciso di riprendere la propria partecipazione all'accordo sul grano non significa automaticamente che Mosca darà l'assenso alla sua estensione dopo la scadenza del 18 novembre, ha messo in guardia il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, come riporta Ria Novosti. "Non torniamo all'accordo, abbiamo solo sospeso la nostra partecipazione, e ora l'abbiamo ripresa. Quanto alla decisione sulla proroga, questa è una questione a parte, che sarà decisa tenendo conto di tutti i fattori. Il principale è che l'accordo concluso con l'Onu, l'Ucraina e la Turchia sia attuato integralmente, dalle parti ucraina e russa. Sfortunatamente, al momento vediamo una grande sproporzione, dove la parte russa è penalizzata”, ha detto Rudenko. Anche il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avvertito che l’accordo potrà saltare nuovamente in caso di violazioni da parte di Kiev. "Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione a questo lavoro. Allo stesso tempo, la Russia si riserva il diritto di recedere da questi accordi se queste garanzie sono violate dall'Ucraina", ha sottolineato Putinv in una riunione operativa con il Consiglio di sicurezza.

Mosca: Kiev vuole armi nucleari Nato sul suo territorio
Gli Usa e gli Stati europei ignorano il ricatto nucleare dell'Ucraina. La Russia è a conoscenza dei tentativi di Kiev di creare una bomba nucleare "sporca" e della sua disponibilità a schierare armi nucleari della Nato sul suo territorio. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, citato dalla Tass, a un meeting con la Bielorussia.
Nel frattempo Mosca attende ancora segnali chiari da Kiev sulla volontà di riprendere il processo negoziale, tenendo conto della nuova realtà collegata all'annessione dei territori ucraini alla Russia, come ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riportata da Tass. "Siamo ancora in attesa di segnali chiari e inequivocabili dal regime di Kiev sulla sua volontà di riprendere il processo negoziale, tenendo conto delle nuove realtà territoriali e della situazione sul campo", ha dichiarato Zakharova, aggiungendo che "la leadership russa è sempre stata impegnata in metodi diplomatici per risolvere il conflitto". "Oggi siamo pronti anche a usare questo metodo, ma lo ripeto: non possiamo non vedere la realtà e reagire ad essa”, ha concluso Zakharova.

Kiev, "truppe russe avanzano verso tre città nel Donetsk"
Intanto “gli invasori russi avanzano nelle direzioni Bakhmut, Avdiivka e Novopavliv, nel Donetsk”: lo rende noto lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian. "L'avversario sta cercando di tenere i territori temporaneamente catturati. Nell'ultimo giorno, la difesa ucraina ha respinto gli attacchi degli occupanti nelle aree degli insediamenti di Makiivka, Nevske e Bilogorivka della regione di Lugansk e di Verkhnokamyanske, Spirne, Bakhmut, Mayorsk, Pervomaiske, Novomykhailivka, Vodyane,Pavlivka e Prechistivka della regione di Donetsk", afferma l'Esercito di Kiev.
Nel mentre nella notte scorso ci sono stati bombardamenti russi continui e questa mattina, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Vitaliy Kim, come riporta Unian, su due distretti della regione meridionale di Mykolayiv, un condominio ha preso fuoco, non ci sarebbero vittime. L'esercito della Federazione ha colpito anche gli edifici distrutti nei giorni scorsi durante precedenti bombardamenti.
Inoltre venticinque tra città e località più  piccole sono state colpite in Ucraina meridionale e orientale nell'arco di un solo giorno dall'esercito russo con 47 attacchi aerei e 7 missili. Secondo lo Stato Maggiore di Kiev altri attacchi sono previsti con il lancio di droni dalla Bielorussia, come riporta sempre Unian. Intanto in Donetsk, a Zavitne Bazhanya, le unità russe hanno aperto un nuovo ospedale: "Attualmente è pieno di militari feriti dell'esercito russo", ha riferito lo Stato Maggiore, osservando che nonostante la fine ufficiale della mobilitazione, "le convocazioni continuano a essere inviate agli uomini in età di leva".

Foto di copertina © Imagoeconomica

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