La Procura generale dell'Ecuador ha ordinato la perquisizione della casa e dell'ufficio del ministro dell'Energia, Xavier Vera, accusato di presunti atti di corruzione che sono attualmente oggetto di indagine. Agenti di polizia, riferisce il portale di notizie Primicias, hanno perquisito due edifici a Quito e uno a Guayaquil, utilizzati da Vera come residenze e spazi di lavoro, ed il suo ufficio al ministero. Come risultato delle ricerche, precisa il portale, sono stati acquisiti due telefoni cellulari, un computer portatile, un tablet e documenti contenenti codici alfanumerici. L'inchiesta è stata aperta in base a documenti e audio presentati da un giornalista, Anderson Boscán, che proverebbero il coinvolgimento del ministro nella vendita di incarichi nel settore pubblico. Uno degli audio rivelerebbe anche un offerta di denaro (fra 50.000 e 150.000 dollari) ad un organo di informazione, per "lasciare in pace il ministro". Da parte sua Vera, un ingegnere civile in carica dal 28 aprile 2022, ha negato qualsiasi suo coinvolgimento in atti di corruzione sostenendo, via Twitter, che si tratta di "un montaggio che cerca di farmi del male, di intaccare il mio onore e il mio buon nome". Ieri parlamentari di vari partiti hanno annunciato che appoggeranno l'apertura di un processo politico per ottenere la destituzione del ministro.

Ecuador: ministro Energia indagato per presunta corruzione
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