Il colpo più duro che possiamo ricevere nella vita è quello di vedere il proprio figlio morire. Niente è più indescrivibile di una perdita di tale portata, e lo è ancora di più, quando la perdita riguarda un essere che è nato con l'amore e la sofferenza. Un essere che ho conosciuto profondamente negli ultimi cinque anni, e che aveva deciso - non molto tempo fa - di chiamarsi Tasio, perché decise di affrontare - dopo aver preso una decisione in piena coscienza - un sorprendente cambiamento di genere, magari paragonabile ad uno dei suoi ultimi e più estremi atti di disubbidienza, ma allo stesso tempo sempre più autentico, più audace e più provocatorio contro un sistema crudele, intollerante ed arbitrario. Ma in queste ultime ore la vita di Tasio si è spenta, a seguito di una malattia di cui soffriva dall'infanzia, vissuta insieme ad una madre militante della quale ha seguito valori, vita e lotta, al punto di abbracciare lui stesso da molto giovane le stesse strade materne, con intensità ammirabile, fino all'ultimo minuto della sua vita.
Una vita nella quale l'arte lo conquistò con passione. Allo stesso tempo, prima di diventare Tasio e anche dopo, questo giovane è stato un attivista sociale, con una militanza esemplare e di impegno, in difesa dei perseguitati, e di chi, nei tempi della dittatura militare, oggi, reclama con forza la condanna dei gerarchi repressori ed il ritrovamento dei resti degli uruguaiani desaparecidos. Tasio faceva parte anche del Movimento Our Voice ed in non poche occasioni è stato un incondizionato sostenitore di Antimafia Dos Mil. Tasio è stato pertanto un militante che non si è mai arreso, un esempio di tenacia e resistenza, incomparabile.
Oggi siamo sprofondati nella tristezza, ma non ci lasciamo sopraffare, perché la militanza di Tasio non è stata vana. Tasio ha tracciato una strada stringendo amicizie e seminando affetti. Molti piangono la sua assenza, molti lo rimpiangeremo partecipando a marce e mobilitazioni.
La sua sensibilità era sempre, in un modo o l’altro, latente, trasformando ciò che lo circonda creando coscienza, risvegliando la militanza per le cause giuste; ma non tutti comprendevano il suo impegno per la vita, ed in quei momento le sue risposte erano insite di nobiltà e della sua inconfondibile saggezza al momento di confrontarsi con il suo interlocutore, magari ricorrendo ad una battuta o con una risposta molto intelligente o commento, diretto al cuore.
Il suo repentino addio, dopo trenta tre anni di vita, ci ha scosso; e ancora di più a tutti coloro che hanno avuto (abbiamo avuto) la sensibilità di scoprirlo come un essere meraviglioso, pieno di vita, essendo che la fragilità del suo corpo era visibile e di una grandezza indescrivibile. È precisamente per questa ragione che oggi la sua scomparsa fisica si sente e si vive con un inequivocabile sentimento di tristezza che ci stordisce e ci fa pensare nel valore della vita e nel valore della libertà.
Tasio è stato un incondizionato militante della lotta sociale e difensore dei diritti umani, e soprattutto un deciso anti sistema. E questo atteggiamento gli è costato caro: un giorno il sistema lo ha criminalizzato per uno scritto di denuncia sulle mura di un edificio statale.
Poco importavano a Tasio le conseguenze del messaggio lasciato scritto in quella parete: “Finirà la prepotenza dei padroni”. Una causa giudiziaria che, ben lontano da spaventarlo, raddoppiò la sua sete di giustizia. E non abbassò la guardia, continuò la sua attività di attore molto appassionato, poeta, ‘marionettista’ e militante, senza mezzi termini. Un essere unico; irrepetibile.
Il destino ha voluto che Tasio lasciasse questo mondo, lo stesso giorno in cui falciarono la vita del “Che” Guevara, 55 anni fa, forse per sentirsi accompagnato da lui (era uno di suoi principali punti di riferimento) in questo suo viaggio per l'eternità.
Dalla nostra redazione, dove tante volte si è trovato insieme ai giovani di Our Voice, lo ricorderemo sempre e preserveremo, con rispetto ed onore, la sua memoria.
Tasio, grazie per essere stato insieme a noi, con Irma, tua madre, quella militante storica che giorno per giorno ti ha insegnato il valore della lotta per il prossimo e per la verità.
Tasio, sei presente, molto presente, oggi, e sempre, sempre, sempre.
L'addio a Tasio, un vero e tenace militante di cause giuste
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- Jean Georges Almendras